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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Non c'è pietà per nessuno

Ecco quello che siamo: siamo un popolo di martiri. Un piccolo popolo, senza patria, nascosto dietro le dune di sabbia o negli anfratti delle boscaglie. Persone invisibili, senza nome. Un nome che si manifesta all'alba del giorno dopo, quando ormai è troppo tardi. Ed i tuoi fratelli gridano "all'orrore!". Gli stessi fratelli che per anni non sapevano nemmeno quale fosse il tuo pensiero, gli stessi fratelli che oggi rimpiangono di non averti conosciuto. Io per prima. Quella gente che, fissa davanti agli schermi colorati, una bottiglia di birra in mano, fanno lo slalom fra cosce di ragazze e reality show. Questo siamo: un popolo di cartapesta. Paghi delle nostre belle case, delle nostre auto potenti e dei nostri debiti, purchè si possa apparire ciò che non siamo. Eppure hai un fratello, quello che non hai mai conosciuto, che si alza al mattino e spera che il bambino che ha soccorso ieri fra la polvere possa ancora avere un futuro. Quello che ha lasciato tutto p

Le tracce di un lento cammino

E' dolcezza, è fragilità, è la forza di stare ancora per mano. Resto a guardarli, fermo l'immagine, la lascio vibrare nel cuore. Camminano assieme, uno a sorreggere l'altro, lo sguardo di latte degli anni che passano, il passo incerto, senza un futuro, una meta alla quale aspirare. L'unica certezza è la sua mano, stretta in quella dell'altra. Gli anni li hanno resi sensibili alla luce, ai raggi troppo caldi del sole, ombre crudeli sui volti han scavato nel loro profondo, raggiungendo le nicchie del cuore. Mani rugose, segnate dal tempo si cercano, per non lasciare che l'altro si possa far male. Fragili come il cristallo si stringono in un dolcissimo complice abbraccio. Un lontano silenzio li unisce, mentre sommesse parole disegnano il loro futuro, che futuro non è. I vecchi hanno pudore dei loro pensieri, quando sanno di esser guardati. Sorridono, di tanto in tanto, come se la loro storia fosse uno scrigno prezioso. Un piede davanti all'altro, c