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Visualizzazione dei post da 2012

Per l'anno che arriva e per quelli che verranno

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Vorrei invecchiare domani. Vorrei vedere il mio viso segnato da rughe profonde ed i capelli diventare candidi come la neve. Vorrei vestirmi di bianco quando fa giorno e vestirmi di nero per accompagnare la notte. Vorrei leggere i sorrisi nelle foto ingiallite, ma senza rammarico nè nostalgia. Vorrei la saggezza degli alberi scorrermi dentro le vene. Vorrei non avere passioni, tristezze nè grandi entusiasmi. Vorrei la certezza di  un saggio equilibrio. Vorrei invecchiare domani per non aver più bisogno di avere qualcosa. Gli armadi senza vestiti, la dispensa con quel tanto che basta e poco da rimettere in ordine. Vorrei non avere notizie dal mondo ma vorrei potermi inventare fantastiche storie da leggere ai bambini più piccoli. Vorrei sbirciare il tuo volto al chiarore del primo mattino e vorrei che tu mi potessi abbracciare con un delicato sorriso. Gli anziani non hanno bisogno di amarsi con tanto rumore ma di sentire il calore di un bene profondo. Vorrei poter condivider

Natale 2012

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I giorni che precedono il Natale,  ti commuovono più di ogni altro giorno dell'anno. Pensi a quanto hai ed  a quanto hai ancora da dare. Pensi a quelli che non hanno ma che con dignità condividono. A quelli che ti vorrebbero accanto  ed a quelli che non possono per chissà quale motivo. Pensi a chi se n'è andato ed è stato un bene così  ed  a chi se n'è andato lasciandoti un vuoto incolmabile. A chi vorrebbe vederti sorridere  ed a chi vorresti che fosse più sorridente di te. A tutti quelli che hanno un pacchettino nascosto da darti  e a quelli che non  hanno mai nemmeno pensato a farti un regalo. A chi pensa sia tutto finito sotto al manto di ghiaccio  ed a chi sta aspettando che ritorni in disgelo. Il mio pensiero a chi si accontenta di poco, non ha nulla da chiedere e che vuole solo un natale sereno. Questo mi auguro anch'io:  un futuro di pace per te.

NASCERE E MORIRE

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Ho appena imparato cos'è la vita e già me la tolgono.  Non so ancora e forse non saprò mai nella vita com'è buono il profumo del pane appena sfornato.  Ho paura di notte quando sento tremare l'aria sferzata dalle pallottole, ma non so bene perchè stiano sparando.  Ho saputo che c'è, in un posto lontano, qualcuno che gioca alla guerra con quei grossi carri dal lungo fucile: io so solo che quando li vedo per strada devo solo scappare.  Ho provato a mettermi in un angolo a piangere ma mi han detto che devo essere uomo.  Ma io ho solo sei anni.  Ho sentito il mio corpo strappato, usato, schiacciato da qualcuno che diceva di volermi del bene.  Ma non ho ancora capito perchè mentre lo dice mi sta facendo del male. Sento un vuoto allo stomaco da quando son nato. E' come un buco che mia madre non riesce a colmare. A volte si riempie un pochino con qualcosa di tiepido ed io mi sento un pò meglio,  ma le forze fan fatica a tornare. So che d

Nel ricordare un Uomo

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‎ "Per te, con amore, la sabbia del deserto ho scavato, piramidi ho aperto, labirinti ho penetrato finchè, col batticuore, piccolo messaggero dal pensiero alato, la tua traccia ho scoperto" (Mario Pincherle)  Avevo poco più di 13 anni. Un' impareggiabile voglia di leggere ed un insanabile fame di sapere. La libreria di mio padre era una fonte inesauribile di risposte e quando la mia curiosità  non veniva sufficientemente ripagata  dagli autori, c'era lui che provava a colmare queste mie lacune. A quei tempi, la mia attenzione s'era focalizzata sugli Arcani Maggiori. Mi interessavano soprattutto per ciò che rappresentavano graficamente, la loro simbologia e quale fosse il significato celato dietro a quegli strani personaggi colorati.  Ero particolarmente incuriosita da una carta in particolare ( non ne ricordo il motivo... ): la Torre. Quegli ometti che cadevano a testa in giù e che sembravano non avere speranza di

FISICA E CHIMICA

Vale la pena credere ci sia qualcosa che ti attragga lungo la via: fosse il riflesso di un vetro della finestra, un foglio scritto lasciato cadere per strada, prendere una via traversa anzichè quella dritta. E vale la pena avere dei sogni e credere che ciò che desideriamo possa accadere, vedere già dipinta su di una parete bianca i contorni di questo tuo sogno. Io ho preso in mano un pennello e l'ho intinto in parecchi colori. Prima facendo attenzione che non ci fossero imperfezioni, che la sua consistenza fosse adeguata e non gocciolasse sul muro imbrattandolo. Poi, man mano che le immagini si facevano più chiare e la mente si puliva delle parole superflue, ho lasciato che la mano scorresse libera dai barattoli sfusi alla parete. Ho lasciato che i gesti fluissero liberi, si appropriassero di me, si trasformassero in arancio, blu e rosso senza far distinzione fra chi era pittore e l'immagine che avevo riflesso : io ero il colore ed il colore era dentro di me. Quando ti

L'estate ha il sapore di....

L'estate ha il sapore della frutta gelata, quella raccolta in grandi bicchieri di plastica e mangiata ai piedi del Grande Maestro in Campo dei Fiori. L'estate ha il sapore delle stradine assolate, delle grandi piazze maestose e delle case ricoperte di edera verde. Ha il sapore dell'acqua che sgorga impetuosa dalle fontane, ed ha il colore di una piccola rosa che pare galleggi e scivoli dolce verso di me. Ha il sapore dei colori della persone. Di quelle sedute all'ombra del colonnato mentre lo sguardo si riempie di sacro; di quelle che all'angolo della strada simulano vecchie canzoni, gli abiti sdruciti dal tempo ma con in volto lo stesso perenne sorriso da avanspettacolo: quanto ti costa mendicare due lire! Di quelle che si siedono al tavolo con te e ti raccontano pezzi di vita, senza pudore, come se fossi un parente o un amico sincero. E la tua  pancia e il tuo cuore si riempiono nella stessa misura. Cibo ed amore serviti nello stesso menu. Di que

Vorrei regalare un estate in più...

Vorrei rimandare le mie parole su questa estate ad un altro momento.... c'è ancora tempo per dire quello che ho visto, quello che ho provato e quello che mi è rimasto nel cuore. Ora non è il momento. Ora vorrei solo dare: la metà del coraggio che ho, per farti ancora sperare solo un briciolo del mio sorriso, per non farti sentire da sola la pagina di un libro aperto sulle tue parole più belle. Il sollievo dalla fatica e dal dolore, se mai fosse possibile l'inizio di una favola che non abbia mai fine, un raggio di sole che ti faccia sentire il calore di chi ti è lontano. Un futuro. Vorrei regalartene un pezzo, purchè sia migliore di oggi. Ma se ancora fosse un futuro di pianto, vorrei aiutarti a non provare dolore. Vorrei non trovare una pagina chiusa Vorrei tu potessi iniziare daccapo A sorridere ed a far ridere gli altri Ho solo una mano da darti, un pensiero, un gesto buttato nell'aria. Spero tu possa sentirlo Ora... domani... fin tanto che lo vor

Al caldo sole d'estate.... riposo

Ho bisogno di riposo! A presto e buone vacanze a tutti Joh

Piccolo Grande Uomo

"Ogni essere umano è parte di un insieme chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Un'illusione che diventa una prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione, allargando il nostro circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includervi tutte le creature viventi e la natura intera nella sua bellezza". Albert Einstein Ho incontrato un Piccolo Grande Uomo. Uno come te, come me, poco diverso. Ha usato parole semplici, spesso anche buffe, perchè le grandi cose si possono dire anche ridendo. Nulla che facesse pensare a qualcosa di "grande", era solo un piccolo punto arancione. Ma c'era qualcosa di strano. Si poteva avvertire. Sentivo che ero partecipe a qualcosa di eccezionale. Perchè mi sentivo vibrare, sordidamente, profondamente, al suono cupo della sua voce. E' una voce che ti penetra dentro,

Il mio regalo di compleanno

Solo...grazie! Joh

Vorrei poter dire "NO"

Vorrei poter dire NO ad un'altro calvario. Vorrei non rivivere la stessa esperienza. Vorrei non leggere nei tuoi occhi lo sconforto e l'abbandono. Vorrei non dover combattere nuovamente contro l'inadempienza ed il menefreghismo. Vorrei che tutte le persone si prendessero la propria responsabilità, di fronte ai bambini così come di fronte agli anziani. Vorrei che le persone si mettessero nei panni di chi è sofferente e provassero a capire cosa significa perdere la dignità. Vorrei che coloro che professano un mestiere volto alla cura del malato capissero cosa significa per una donna anziana come te farsi lavare, come un animale, in piedi davanti a tutti... dalle stesse mani di chi, fino a tempo prima, tenevi fra le tue braccia. Vorrei dire NO alle formiche che ti ho trovato nel cassetto dove avevi riposto i biscotti e vorrei dire NO a chi ti ha sgridata dicendoti di non lasciare il cibo in giro. Vorrei dire a chi ti ha offesa che non è compito tuo mantenere l'igiene. E

Tu serà un homme mon fils

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“Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa” Sai, nessuno mi ha mai accusata seriamente di qualcosa ma con il passare del tempo, mi accorgo che non riesco a controllare la parola che, dal cuore, esce irrimediabilmente e senza freni dalla bocca. Non ho pazienza di fronte alla stupidità e davanti ad un ingiustizia mi butto a capofitto nella mischia. Ho il “potere” dell’età e questo mi autorizza ad esprimere opinioni che prima tenevo nascoste. Non perdo proprio la testa, la abbasso, a volte, e colpisco l’avversario come fossi un ariete (ironia della sorte, è il tuo segno …). Non porgo l’altra guancia, cerco di fare in modo che chi si rivolge a me con protervia, riceva in cambio una parola giusta, al momento giusto, che metta le cose in chiaro… definitivamente. “Se riesci ad aver fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare ” Cerco di mettermi in discussione,

Madre dolcissima

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Non importa cosa dice il mondo di me. Io ti accolgo fra le mie braccia perchè il mio amore non ha un colore diverso dal tuo. Non ha veli che mi coprano il volto e non ha labbra da chiudere al verbo. Le parole risuonano dal profondo del cuore e ti voglion portare lontano, al sicuro, dove nessuno conosce il tuo nome. Madre di un mondo straziato, sento il respiro mancarmi e dilaniare il mio ventre, inerme al fuoco incessante che tuona oltre le mura di casa. Donna come tante, moglie come poche. Fammi sentire ancora una volta il tuo abbraccio. Dammi il conforto del tuo sorriso che, dietro al mio velo di sangue, riscalda il mio corpo.Lascia il mio fremere muto, la passione nascosta. Fa' che io sia padrona della tua carne almeno per ora, figlio ed amante straziato. Non ordinarmi di toglierti le mie mani di dosso, lascia che io possa urlarti il mio amore stringendoti. Qual'è il motivo di questo flagello? Oh anima mia accompagnalo altrove! Sento il tuo sangue scendere