Bea, Ludo Vi scrivo qui, piccoli miei, perché in un futuro non troppo lontano spero voi possiate leggere e capire il perché di questa mia scelta. Oggi, proprio oggi, la vostra nonna ha deciso di chiudere una porta. È la porta che lasciava spazio ad un grande dolore, quello di non potervi vedere e godere della vostra presenza solo che attraverso ricatti via via più incontenibili. La scelta di chiudere questa porta, per non soffrire più delle promesse non mantenute, delle parole di odio e dell'incapacità di perdonare è stata la più difficile e dolorosa che vostra nonna abbia mai preso nella vita. Voi sapete quanto grande sia l'amore che ho per voi e solo l'idea non sentirvi e non vedervi mi lacera l'anima più di quanto voi possiate mai immaginare. Ma è arrivato il momento di staccare con mamma, la vostra, che è mia figlia ma il tentativo, magari goffo, di dialogo e di riappacificazione non è stato mai accolto. È passato più di un anno ormai da quando mamma h
From: Beatrice G. Date: gio 4 lug 2019, 14:16 Subject: Re: Salve signora Segre, mi piacerebbe incontrarla. To: presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com Gentilissima signora Segre, Mi chiamo Beatrice G, e sono una ragazza di 12 anni di Milano. Le volevo chiedere se fosse possibile incontrarci. Vede, io sono una appassionata della Shoah e della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto della Shoah. La mia curiosità mi ha portata a leggere "Il diario di Anne Frank" e "Come una rana d'inverno" (dal quale poi ho saputo di lei) e, approfondendo, la mia curiosità man mano si è trasformata in una idea fissa. Ma sapevo che i libri non avrebbero potuto rispondere a tutte le mie domande, avevo bisogno di qualcuno che mi potesse dare tutte le risposte, che mi potesse raccontare tutto vissuto in prima persona. Così, dopo aver letto la sua intervista in "Come una rana d'inverno", avevo capito che d