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Visualizzazione dei post da 2010

Un'altro Natale

Il Natale è un periodo strano. Restiamo quasi estranei a questo evento pensando che tutto sommato è un giorno come un'altro. E' vero. Man mano che gli anni passano e non ci troviamo più a vivere la leggerezza del nostro esser bambini, questo giorno cambia di sapore. Non ci stupiamo più e non abbiamo più l'apprensione dell'arrivo di qualcuno, chiunque esso sia, che ci porta regali di nascosto sotto l'albero. A tratti riviviamo quest'atmosfera quando veniamo coinvolti dai sorrisi dei bambini e dalla loro sorpresa nella mattina di natale, mentre ancora caldi dal sonno, corrono a piedi nudi per vedere se qualcuno si è ricordato di loro ed ha lasciato i doni li.. .proprio sotto l'albero... lì dove loro si aspettavano che fossero. Eppure... Eppure... Quando ci capita di camminare di notte, per le piccole viuzze di qualche cittadina ma anche in qualche grande città. Quando le luci calde delle decorazioni rischiarano la notte, quando gli alberi addobbati ci fa

chè la diritta via era smarrita...

Non so se ci siano dei percorsi già assegnati al momento della nascita o se le strade si aprano al nostro cammino a seconda delle scelte che decidiamo di prendere. Credo che ad ognuno di noi venga fornito un carnet, sul quale sono impressi dei passaggi obbligati. Noi dobbiamo decidere se strappare il coupon ed utilizzarlo al momento opportuno. Se sbagliamo scelta ma se siamo abbastanza fortunati, abbiamo anche il diritto di utilizzare una copia conforme all'originale di ciascun ticket. Se siamo completamente ciechi e decisi a ricommettere lo stesso errore, beh, allora il carnet si esaurisce velocemente ed all'ultimo strappo ci troviamo stampato sopra un bel "ripassa dal via", senza possibilità di appello alla clemenza della corte. Ci sono dei momenti in cui senti la terra venir meno, il futuro sciogliersi come un gelato al sole, le forze sgretolarsi erose dal vento implacabile. Bendata la tua vista al domani, sola con i tuoi pugni stretti nella rabbia e nella so

La presentazione di "Come il profumo delle viole"

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Oggi alle 18.30 Presso "Artea Libreria Caffè" In Piazza Bobbio 1 San Donato Milanese La presentazione del mio libro. Se avete voglia di partecipare... vi aspetto! http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=522191

Fragilità

Fragile come il cristallo e solida come la roccia. Tutto si equivale, passando lungo il mio corpo come un filo trasparente, dentro, fuori e sopra la mia pelle. Strappi inattesi ad un tessuto di velluto, momenti che sembrano infiniti mi fanno scivolare in disequilibrio. Non sono rigida, sono sensibile come il vibrare di una corda. La melodia a volte si increspa e smette di cullarmi della sua musica. Ecco quello che dovrei essere, strumento e musicista. Non sempre però l'attenzione resta vigile allo spartito. A volte mi lascio travolgere e perdo sintonia, stridente stonatura inattesa. Un attimo ed il cristallo si rompe, un soffio ed i frammenti cadono, l'uno dopo l'altro come pioggia, come lacrime. Non posso far nulla. Il torrente rompe gli argini meticolosamente innalzati ed io resto a guardare, impotente, l'acqua che esonda. Tic... tic... piccole crepe si allargano dentro di me, fino a spezzarsi in frammenti che pungono, tagliano, lacerano. Mi lascio travolgere da

Parole ritrovate

Occhi di ebano bocca di cristallo e pelle di rosa. Tutto è diventato fango dentro la terra nera. Grida il pensiero ma l'anima vola con altre ali, nei giardini dove i fiori si ubriacano dei loro colori. (da un libretto ritrovato in cantina io... giugno 1978)

LE PAROLE A VOLTE NON BASTANO

Quando le parole non bastano, arrivano in aiuto le immagini. E quando le immagini non bastano, arrivano in aiuto i battiti del cuore. Io li ho sentiti ieri. Hanno iniziato tumultuosi, mischiati ai rumori della strada, allo scroscio della pioggia battente ed alle luci della notte. Pensieri gettati fuori dal finestrino della macchina che correva per strada, per paura di non arrivare in tempo, sola in mezzo alla città immobilizzata dal sogno. E poi il silenzio... quello dell'avvento, quello che prepara il cielo al primo raggio di sole... e tu sei pronta, ad occhi chiusi, a salutarlo. Ecco come si arriva ad accogliere la nascita: in silenzio, col cuore batte piano per non disturbare, con la mente aperta al miracolo più grande. Una notte unica, un alba che ha il sapore del latte tiepido e la sua dolcezza ti scivola su tutto il corpo... e tu non puoi fare a meno di piangere, per liberarti, per ringraziare la vita. Benvenuto...piccolo amore

Basta poco... ma è moltissimo

Le scatole in un angolo, la polvere depositata sui vecchi libri e dentro le pagine, proprio all'inizio, il marchio con la stella, il ricordo di chi non c'è più. Lui usava timbrare tutti i suoi libri, con le sue iniziali. Non li imprestava facilmente ma quando lo faceva, voleva essere sicuro che gli ritornassero indietro e che quindi fossero riconoscibili. Li ho messi via tutti , aprendoli ad uno ad uno (per fortuna la libreria è piccolina...). Dentro ho trovato, come al solito, cartoline e foglietti con dei piccoli appunti, foto e commenti scritti a matita. Mai come nei libri la memoria di mio padre resta viva... E poi i piatti di legno d'ulivo, la raccolta dei coltellini svizzeri marchiati a fuoco col pirografo da lui e dai suoi nipotini. Alcuni piatti della bisnonna, le pentole di coccio e le lenzuola ancora nuove perché in montagna, chissà perché, si usavano da anni sempre le stesse, quelle a righine, quelle calde. Ho imballato tutto quello che era necessario portar

Ciao

SMILE Ti devo salutare e non riesco a sorridere. "Ciao, ti ricordi di me?" "Si, ricordo quando ancora per strada chiedevi quanto tempo mancava per raggiugermi " "Mi dava noia la macchina, le curve mi facevano star male..." "Poi salivi le scale. Lo so, l'atrio è sempre stato freddo ma appena arrivata dentro il tepore riusciva ad avvolgerti e tu cambiavi colore" "Sai... tu avevi un profumo inconfondibile...un misto di acqua fresca, cera d'api e abete. Sarà difficile scordarlo" "Non devi scordarlo, devi poterlo tenere dentro" "Poi ricordo che ti sistemavi sul letto, quello in alto, perchè ti faceva sembrare più grande" "Si, potevo vedere le cose da una prospettiva diversa e poi mi piaceva così tanto scendere e salire dalla scaletta di legno..." "Al mattino il termometro scendeva sotto lo zero ma tu, nel tuo pigiama rosa sembravi non farci caso. Eri emozionata. Non vedevi l'ora di scendere lung

Succo di emozioni

Ho provato ad assaggiarmi e mi sono accorta di avere un gusto diverso. Come se la mia pelle si fosse modificata, si fosse addolcita ed avesse acquistato l'essenza di dolci sapori, zucchero e miele d'acacia, morbida crema e vaniglia d'oriente. Ho sentito il profumo del mio divenire, nascere, crescere e farsi realtà, spremuta di un passaggio di dolci emozioni cotta sul fuoco di una pagina nuova. Ho dato uno sguardo al passato. Non lo faccio spesso. Però mai come quest'anno la certezza di essere cambiata, di aver compiuto dei passaggi mi ha obbligata a fermarmi ed a pensare a quanto sia stato importante quest'ultimo anno. Ora so di poter guardare alla pienezza del mio presente, sentirne i profumi e coglierne i frutti. Non ho avuto il tempo di fermarmi a pensare, tutto è accaduto in un soffio di vento. L'aria è entrata dentro di me, le parole si sono fatte materia ed io ho visto la mia pelle cambiare colore, farsi calda come il velluto e le mie mani riempirsi di lu

Ridatemi l'olandesina!!

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Secondo post su HOTMAG Joh ha colpito ancora.... :o)) clicca sull'olandesina

E' nei piccoli gesti

Solo un piccolo gesto, lasciato cadere senza una parola né un commento, in punta di piedi, nel cuore della notte.  Abbandonato fra le coperte calde mentre sento la mia mano scaldarsi e riempirsi di parole non dette, di contenuti, di significati profondi. Così… in un intenso tenero gesto, senza bisogno di dire, senza spiegazioni,  impercettibile. Non è nelle grandi cose, non è nelle grandi parole lasciate andare alla rinfusa, non è nemmeno nelle promesse o nelle aspettative che sento il mio cuore battere forte.  E’ nel sentire il pensiero farsi materia, è nel vedere la gioia del mio divenire riflessa nello specchio degli occhi, è nel sentire la commozione far battere forte il cuore di chi mi ha incontrata. E’ stringere le chiavi di casa della mia vita, poter aprire la porta ai raggi del sole e sapere di poter volare nella realtà dei miei sogni … libera. Perché l'amore non significa aggrapparsi, la presenza non significa sicurezza ed i baci non sono contratti inviolabili. Ma è nel

UN'ALTRA JOHAKIM....

HotMag, un blog di attualità giornalistica, nel quale una volta a settimana mi è stato chiesto di scrivere qualcosa. Per me è stato un onore ed è un divertimento! Qui.... troverete una Johakim diversa "IL WEB FA BENE ALLA VITA" Internet ci  sta cambiando la vita. Considerazione inutile direi ma questa mattina riflettevo intensamente su quali fossero i vantaggi di oggi e quali potrebbero essere gli sviluppi futuri. Compro cibo on line: fantastico!! Riesco a procurarmi le migliori offerte senza combattere con le ruote bloccate del carrello. Mi evito gli insulti in coda alla cassa e volendo posso comprare 32 bottiglie d’acqua senza farmi venire un ernia lombare. Sono così concentrata nell’acquisto che quando la spesa mi arriva a casa è come scartare un regalo di compleanno. Infatti le grosse buste di plastica, oltre ai prodotti necessari, sono stracarichi di  scemenze superflue: pacchi di pietanze precotte e surgelate che mai entreranno nel freezer ormai pieno della spes

Come il profumo delle viole

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Avevo bisogno di liberarmi di alcune cose della mia vita, credo lo si faccia più o meno tutti. Ho raccolto gli scritti e li ho messi nero su bianco. Potrà interessare o meno, ma per me questo piccolo libro ha un significato particolare. "Come il profumo delle viole" è venduto sia sul web sia ordinandolo alle Librerie Feltrinelli. Cinquanta piccole pagine, cinquanta piccoli ricordi. Per questa pubblicazione ringrazio: la mia famiglia ... che mi ha dato lo spunto e gli argomenti sui quali riflettere mia figlia ... che mi ha dato il coraggio di liberare l'anima gli amici ... che mi hanno dato il coraggio di chieder loro perdono il mio compagno ... che mi ha dato il coraggio di guardarmi allo specchio, con amore.   Joh    In copertina "Mi sto dimenticando" di S.L./Johakim

prendere o ... lasciare

Sento che si sta insinuando, sottile, quasi impercettibile. Sale nei pensieri attraverso una fessura del cuore. Pare la chiamino sofferenza. Non so perchè accade, cosa la muova e cosa la faccia crescere ma non si riesce a fermarla. Deve salire ed ancora salire fino ad uscirti dagli occhi, umida, calda, salata. Fa male, come quando ti tagli ed inizi a sanguinare, dapprima non te ne accorgi ma il taglio c'è e tu non ti rendi conto subito di quanto sia profondo. Resti solo attonita a guardare il sangue che scorre. Cerchi di non pensare, cerchi con le dita delle mani di stringere quelle parti recise ma non c'è nulla da fare... sei impotente davanti al dolore. Pensi alla tua fortuna, alle tue conquiste ed al sorriso di chi ti sta accanto ma l'eco di questo richiamo è fortissimo, ti pervade e ti costringe in ginocchio... non puoi nulla di fronte ad un pianto. Senti la sofferenza arrivarti alle spalle, stringerti fra le sue braccia assassine e chiuderti gli occhi. Meglio non

Notte d'agosto

Era una terra di confine. Un luogo dove la luna teneva per mano la coda delle nuvole per non farle scappare dietro alle colline. Il soffio del vento scuoteva le cime degli alberi con lenta e ritmica meticolosità, per non spaventare le foglie e farle cadere in terra. L’umidità della notte si alzava dai prati scuri, densa, palpabile, stesa come un mantello d’argento. Il silenzio era spezzato di tanto in tanto solo dal fischio della civetta a richiamare la propria vittima nel suo volo leggero sopra ai tetti delle case nel loro lungo sonno inquieto. Il lento scorrere del fiume dettava il confine fra il sogno e la realtà nella sua lenta ed inesorabile discesa verso il nulla. L’odore dell’acqua, pungente e fredda, entrava in ogni piccolo anfratto, teneramente abbracciato dai raggi lunari, oscura sorella di questa magica notte d’estate. Un paese che dorme, i sogni della gente dispersi fra le lenzuola sgualcite dal sudore nel profondo riposo di chi non ha che poche speranze, da contare sulle d

I gesti più dolci

Chiudete gli occhi e provate ad entrate in paradiso con me. Non abbiate fretta, lasciatelo qualche istante fra le vostre dita ed iniziate a sentire l'aroma uscire dalla stagnola. Profumo caldo, intenso, dolce. Pian piano la bocca inizia a riempirsi, la mente ad impregnarsi ed un intenso piacere vi avvolge la lingua che inizia a volere, a pretendere, a desiderare. "Ohh ... " nessuna frenesia, nessun gesto o movimento: lasciate che questa sottile e dolcissima voglia vi prenda e vi lasci inermi per qualche dolcissimo istante. Abbandonate la fretta, bloccate la mente, godete della sensazione che questa dolce tortura vi da. Ancora un poco... non ancora ... qualche secondo in attesa. Ecco, ora che avete costretto la mente ed il corpo, che siete al limite del desiderio, che quest'onda di intenso piacere v'ha preso anche l'anima, potete iniziare a scartare poco alla volta il piccolo foglio dorato. Piano... per non stropicciarlo, come fosse un gioiello rari

Premio Dardos

Ho ricevuto questo premio da Lilly (http://magadiendor2.blogspot.com/) Questa “segnalazione” mi ha commossa. Se sono riuscita a trasmettere qualcosa di positivo anche ad un solo lettore, posso ritenermi onorata e felice. Il premio naturalmente è puramente simbolico, si tratta di una segnalazione di “merito” fatta da blogger verso altri blogger come “riconoscimento per coloro che si impegnano nella trasmissione di valori culturali, etici, letterari e personali grazie ad una scrittura creativa e originale“. Queste sono le regole: 1. accettare e comunicare il regolamento visualizzando il logo del premio 2. linkare il blog che ti ha premiato 3. premiare altri 15 blog meritevoli avvisandoli del premio. Rispettando le norme del regolamento, ho il piacere di premiare i seguenti "compagni di viaggio" (in rigoroso ordine sparso) : http://popolosodeserto.blogspot.com/ http://ladonnaconlafinestrasulmare.blogspot.com/ http://giochidivento.blog.tiscali.it/ http://ritroverola

dedicato...

Il sole oltre le nuvole bianche

E' come una musica, interrotta soltanto dal rumore delle ruote che corrono sull'asfalto bagnato. L'acqua che scende come caldo cristallo e si posa sul mio corpo in preda ad un delirio di impetuose emozioni. Raggi di sole perforano le nuvole bianche, si insinuano, saettano con dolce violenza spezzando l'istante con un intenso infinito respiro. Fuoco che brucia ed acqua che sgorga dal cielo danzando in un umido lunghissimo abbraccio. Forza e passione si uniscono in un quadro che perde i contorni in uno spazio senza confini, i colori dell'arcobaleno mi entrano dentro e mi riempiono... satura, colma, atomo espanso che esplode in frammenti di luce accecante. Corro lungo la strada mentre la pioggia mi apre il sorriso ed i caldi raggi del sole mi cantano canzoni d'amore. Sono chiarore che nasce, umida terra e profumo di un temporale d'estate. Bocca che beve, che ha sete di espandersi come acqua di un fiume che non ha più nè contorni nè forme. Bruciante ragg

Nowhere land

C'è aria di vacanza. Alcuni iniziano a salutare, altri già contemplano scenari differenti, con gli occhi riposati ed il cuore palpitante per le piccole cose che accadono diverse dall'invernale vissuto quotidiano. C'è chi prepara bagagli pesanti e chi invece non vede l'ora di indossare veli leggeri... solo quelli, dal mattino alla sera. Non ho voglia di fare programmi. Quando li faccio spesso accade qualcosa che cambia gli eventi. Ho voglia di smettere di avere orari precisi. Ho voglia di immergere tutto il mio corpo in qualcosa di fresco, fosse anche un lenzuolo appena stirato. Ho voglia di bianco. Sento la fine di questo periodo come un sollievo seppure le cose che sono accadute durante quest'anno siano state forse fra le più importanti di tutta la vita. Mi fermo ... guardo l'ago della bilancia che pende verso un passato tinto di rosso, cosparso di svolte importanti e porte d'avorio. Ho avuto un anno da ricordare per sempre, vissuto, sbranato con tutta la

La voce delle case

Ho addosso odore di cantina. Il sole mi sta riscaldando ma quando si entra nell'ingresso, già si può avvertire la frescura che trasuda dalle pareti. Vecchie mura di pietra, qualche crepa che stende le sue dita dal soffitto bianco di intonaco. Le travi di legno scricchiolano ogni tanto. Hanno addosso il peso degli anni, testimoni silenti del della vita che passa. La sera le pareti si dipingono di un intenso colore e le ombre sul pavimento accompagnano la silenziosa danza dei fiori, che lentamente prendono sonno al calare del sole. Tutto è fermo, immobile, anche l'aria che, calda ed avvolgente, profuma di grano maturo. Ricordo quando sentivo i passi al mattino. Quando ancora i primi raggi di sole stentavano da dietro il morbido colle. L'odore del caffè appena scaldato e della dolcezza del latte nelle caraffe di vetro. L'odore del pane appena sfornato ed il pungente profuno di legna dentro il camino. L'acqua che gelida scendeva nei catini di ferro. L'odore del

Una piccola goccia ed un piccolo fiore

Fatti stringere piccola anima fatti sfiorare i contorni del viso e lascia che le mie dita si posino sulle tue guance colore di pesca. Lascia che la mia mano sfiori il tuo sorriso e che il mio cuore si riempia delle tue conquiste. Fammi ridere delle tue corse e fammi commuovere delle tue cadute. Fammi sentire i tuoi no e la forza dei tuoi sbagli. Fatti tenere per mano, solo per qualche passo, quando tu lo vorrai. Fammi restare in un piccolo angolo della tua vita a guardarti, tesoro, germoglio che sboccia, biondissimo. Lasciati cullare nelle mie braccia, come un tempo cullavo tua madre. Senti il mio amore arrivarti vicino e stringerti forte. Lascia che ti veda felice, che ti veda volare a cercare le stelle, che i tuoi occhi risplendano nel buio e nel sole. Fammi sentire la forza che hai e fammi sentire il tuo essere fragile. Permettimi di starti vicino ad ascoltare il tuo canto di gioia ma sappi che anche le lacrime ti saranno d'aiuto nel crescere. Fatti guardare mentre scopri la v

Sete...

Non cammino più in punta di piedi: sono una cascata impetuosa. Scroscio acqua ovunque, bagno, allago, riempio le valli riarse della mia vita. Il piccolo torrente che scendeva quasi timido fra le rocce è ora impeto e suono, tuono e fragore. L'acqua tenuta fra fragili argini ora espande il suo essere ovunque, trasformando, dissetando, nutrendo gli sterili campi ingialliti. Acqua dolce e salata, zucchero nella mia bocca e sale sulla mia pelle. Travolgenti onde di mare entrano ed escono come mille fontane, zampilli di luce, folgori vivide in un cielo stellato. Riempio gli spazi con umide gocce e mille papaveri riprendono vita, l'erba profuma di dolce rugiada e l'aria è pervasa dal pungente profumo dei campi di grano al mattino. Mi insinuo come morbido liquido ovunque, espandendo il mio cuore che pulsa, come rosa scarlatta di maggio. Abbraccio la terra che sento sorella fra le dita assetate e vortico libera fra i rami frondosi degli alberi, aria freschissima che entra nella

progetto e ricostruzione (di me)

Ho scoperto di essere un bravo architetto. Ho imparato ad usare il compasso per chiudere cerchi, laddove era il caso di farlo e la squadra per segnare le strade che mi sarebbe piaciuto percorrere. Ho preso il goniometro ed ho misurato le aperture mentali, le idee, i desideri e gli spigoli da smussare, ampliando dove potevo e riducendo ad un cono ciò che era disperso e senza una consistenza precisa. Ho posato livelle ovunque per cercare il mio equilibrio, scoprendo che la bolla all'interno poteva fermarsi solo se il mio movimento era in sintonia con il resto del mondo. Non era la stasi a darmi equilibrio, era il mio muovermi in armonia con tutta me stessa, attraverso il sorriso, attraverso l'amore che avrei avuto per me. Ho gettato un cemento simile all'oro, lucente al sole delle mie idee, solido delle mie convinzioni e impermeabile al pianto della disperazione. Ora piango di gioia e le lacrime che scendono mi ridanno la vita, stupenda cascata che mi libera l'anima.

Come se fosse la prima volta

La mia valigia si è riempita di sogni, le parole sono scese dentro di me come semi a coltivare una terra inaridita dal tempo. Germogli verdissimi si sono fatti uno spazio fra le zolle di pietra, rompendo, sgretolando, rimuovendo l'inutile sabbia senza colore, Soffi di dolci respiri aprono varchi nell'anima. Parole che come radici mi entrano dentro scavandomi il cuore. Mi lascio portare, come in un viaggio sognato da tempo, sull'onda di questo destino. Vivo gli istanti, i minuti e le ore nel centro di una corolla di un fiore che, appena sbocciato, già mi pervade del suo dolce profumo. Viaggio nell'aria di una sera dolcissima, leggera come seme nel vento. Ho aperto il mio cuore che batteva da tempo nel buio lasciandolo libero e la valigia dei sogni s'è aperta. Tu, sei entrato con la violenza di un anima forte ma splendida e luce io ora mi sento. Sogni che entrano come cascate nelle mie mani. Parole che crescono dentro di me ed escono senza timori. Conquiste, vittori

La vita: un soffio ad una candela accesa

Tempo. La strada sulla quale cammino a volte è in salita, a volte scorre diritta e senza curve ed altre ancora scivola velocissima lungo una discesa che sembra non abbia mai fine. E' la fine che mi lascia nel dubbio. Mi lascia un sapore di cibo lasciato nel piatto. Sto consumando pietanze con voracità inaspettata, quasi non fossi mai stata sfamata, quasi non avessi mai gustato del tutto quel particolare tipo di cibo o bevuto di quel boccale di vino. Sensazioni fantastiche, mi fanno volare. Eppure la sensazione di non aver spazio, di non avere la possibilità nè occasione, di non avere tempo mi lascia come in sospeso. Accadono cose che ti pongono di fronte ad un pensiero deciso, fermo, quasi un segnale al neon nel buio della notte: "sbrigati!" Basta poco, basta davvero nulla ed hai perso la tua occasione. Basta aver girato la testa nel momento sbagliato e sei caduta, non potrai più rialzarti. Il tempo è finito. Non voglio avere il rimorso di aver lasciato cose incompiute.

La violenza sulle donne

E' successo a casa mia. E' successo nel mio posto di lavoro. E' successo sotto gli sguardi indifferenti di chi ha sottovalutato il buio. Hanno fatto del male ad una donna. Potevo essere io, poteva essere mia figlia o la tua, poco importa. E' successo a lei. E' successo di sera mentre tutti noi eravamo comodamente seduti forse davanti al televisore. Lei andava a riprendersi l'auto lasciata dove ha potuto, lontana dalla porta d'ingresso, lontana da un parcheggio sicuro e custodito perchè li ci devono poter stare "quelli che se lo possono permettere". Noi la macchina dobbiamo metterla altrove. Altrove... dove c'è buio la sera, dove non c'è nessuno che ti vede o ti sente. Nessuno t'ha sentita. Ed oggi, tardi ormai per porre rimedio a qualsiasi cosa, tutti scrivono, tutti si addolorano, tutti si lamentano. Dopo... e non è toccato a loro. Scrivono gli uomini che si sentono presi in causa, coloro che hanno minimizzato il problema, coloro che n

Essere riconosciuti

Non so cos'abbia di diverso nel mio aspetto ora, ma quello che avverto è la sensazione di un cambiamento profondo, come di un alone rosso fuoco che mi abbraccia e mi rende consapevole di ciò che sono. Mi sento forte, mi sento uragano, mi sento vulcano aperto al mondo. Ieri pomeriggio mi trovavo fuori in giardino. Non era nemmeno tanto tiepida l'aria ed avevo anche un pò freddo. Ad un certo punto arriva una signora di una certa età, direi fra i settanta e gli ottant'anni, carica di libri, giornali e fogli che le uscivano scomposti dalle braccia. Uno strano cappello di maglia in testa a coprirle i capelli raccolti in una piccola crocchia rotonda. Mi guarda e mi chiede di scambiare due parole in merito al seminario scientifico appena concluso. Le sorrido un pò imbarazzata, non capisco proprio cosa voglia da me ma le annuisco in segno di approvazione. La signora si presenta dicendomi di essere una docente di Neuroscienze ed inzia un'invettiva, moderata ma molto ben motivat

1 Aprile 1929

Se dovessi pensare ad un regalo, oggi ti farei sentire il profumo delle mie conquiste, la gioia dei miei giorni ed il sole delle mie speranze. Se dovessi farti un regalo oggi, ti farei affondare le mani nei capelli di una bambina, piccolissima, che crede tu sia in volo per raggiungere un paese lontano. Se dovessi farti un regalo oggi vorrei raccontarti l'orgoglio che sento quando parlo di te, ti riempirei le guance di baci e ti terrei le mani strette nelle mie, come hai fatto tu per così tanto tempo con me. Se dovessi farti un regalo oggi, ti porterei sulla neve, nel luogo dove il tuo pensiero s'è perso e dove un giorno troverò il coraggio di lasciarti andare, assieme all'acqua gelata di un fiume. Se dovessi farti un regalo oggi, moltiplicherei le parole da dirti, anche quelle mai dette, anche quelle che ti ho ripetuto nel corso di tutta una vita. Se potessi oggi ti regalerei la consolazione di vedere tua figlia felice, del suo sentirsi madre e bambina, dei suoi giorni pie

Ho incontrato Stefania

Sono nel silenzio, intenso, avvolgente della mia anima. Sento che sta ricominciando, a piccoli passi, un piede davanti all'altro, con un pò di timore, gli occhi socchiusi per non farsi abbagliare dalle luci intense del giorno. Dolcemente come una goccia di pioggia che scivola sopra ad una foglia, silenziosamente come una piccola piuma arruffata dalla brezza del vento. E' il primo giorno della mia nuova vita. E' venuta alla luce. Cosparsa da lacrime calde, straziata da colpi di lame taglienti, attraverso profonde voragini di infiniti lamenti e sonore parole di sangue. Ho incontrato me stessa. L'ho spinta fuori dal guscio di amianto, l'ho stanata come si fa con le prede selvatiche. Non le ho teso la mano, le ho stretto un laccio attorno alla gola e l'ho spinta ad uscire da me, per farsi vedere, per farsi conoscere, per farsi strappare di dosso l'intero vissuto, per farsi trovare, nuda ed urlante, per farla parlare, per farle ascoltare la voce che usciva da

Il sesto senso... è il pensiero

“Ci sono cinque sensi e il sesto è il pensiero ovvero la cosa più straordinaria che l’uomo possieda, e che non ha niente a che vedere con la natura. Per cui se io devo dire quali sono state le grandi emozioni della mia vita, confesso che non sono state di ordine materiale (…) le grandi emozioni, secondo me, si provano ascoltando Mozart, leggendo una poesia, perché c’è un pensiero fatto di mille coincidenze, sincronismo, ricordi quasi biologici, forse di tempi antichissimi in cui eravamo un’altra cosa (…) quando eravamo forse più vicini agli dei (…)” Alighiero Boetti Ho sentito oltre il confine dei suoni, pervasa da onde intensissime, materializzarmi e dissolvermi, concreta ed astratta come il pensiero, in lampi di luce accecanti. Ho sentito oltre me stessa nascere e morire in un momento, mentre filari di lettere uscivano dalle mie labbra. Musica e rime baciarmi le mani, in travolgenti archetipiche note. Sentirmi ora schiava degli anni passati, ora fiore in un deserto rovente pervadere

COMMENTI ANONIMI

VI SEGNALO CHE D'ORA IN AVANTI OGNI COMMENTO DA PARTE DI UTENTI ANONIMI NON VERRA' ACCETTATO. GRAZIE PER LA VOSTRA COMPRENSIONE

Video "Orme di sabbia"

Queste parole sono le mie.... ne hanno fatto un video! Lo dedico a mia figlia ed a chi mi sta tenendo per mano.... Video dedicato a Orme di Sabbia di Aka Johakim da Illogica Allegria speciale "RaccontiOnAir" ideato da Barbara Garlaschelli & Basilio Santoro

sto imparando la lezione

Sto studiando. Sto cercando di impegnarmi per cambiare la mia vita, per uscire dalla mia pigrizia e fare in modo che i desideri non restino tali ma diventino fatti, diventino concretezza. E' un cammino in salita, non è facile percorrerlo. E' come correre su di una strada sulla quale ti si stagliano rotonde, incroci, semafori e dossi. E tu sei li, con le mani strette al volante alle ore dieci e dieci, il pedale dell'acceleratore schiacciato ed il freno a mano buttato fuori dalla finestra. Non devi decellerare, devi solo stare attenta a non investire nessuno e salvaguardare il tuo bolide per evitare che si ammacchi lungo la corsa. E' un compito difficile, lo ammetto. Credevo che cambiare certi atteggiamenti fosse cosa facile. Ora so che tutto quello che riguarda noi stessi, soprattutto ciò che abbiamo nascosto nel cuore, è in assoluto la cosa più ardua, più dolorosa da affrontare ma nel contempo anche la più entusiasmante. E' una sensazione che ti riempie come u

Elenco librerie

Questo è un primo elenco delle librerie nelle quali è in vendita il libro, oltre che on line e direttamente presso la casa editrice. Seguiranno gli aggiornamenti. Grazie a tutti voi... ancora! degregori59@yahoo.it oppure edizionirei@yahoo.it tel. 347.39.40.874 Libreria “La Memoria del mondo” Galleria dei Portici 5 20013 MAGENTA (MI) Tel.: 27;02.97.29.51.05 Libreria “Il Segnalibro” Via Roma 87/A 20013 MAGENTA (MI) Tel.: 02.97.29.76.23 Libreria “Mondadori” Via Roma 32 12100 CUNEO Tel.: 0171.63.01.23 Libreria “Ippogrifo” Piazza Europa 3 12100 CUNEO Tel.: 0171.67.331 Libreria “Mondadori” Via Torino 22 12037 SALUZZO (CN) Tel.: 027;0175.21.70.05 Libreria “SOGNALIBRO” Via Bergia 6/B 12011 BORGO SAN DALMAZZO (CN) Tel.: 0171.26.57.14 Libreria “LOVAT” Via Newton 32 31020 VILLORBA (TV) Tel.: 0422.92.697 Libreria “LOVAT” Parco Commerciale Padova Est 35100 PADOVA Tel.: 049.77.44.76 Libreria “LOVAT” Via Venti Settembre 20 34100 TRIESTE Tel.: 040.63.73.99 Libreria “Degli Atellani” Via della Moscova 2

Facebook Caffè

E' pronta , l'antologia del Caffe' degli Autori: il libro dal titolo FACEBOOK CAFFE'. Acquistatelo richiedendolo a degregori59@yahoo.it oppure edizionirei@yahoo.it tel. 347.39.40.874 Qui ci sono dentro anche i miei pensieri. 33 e 64 sono i numeri dei miei piccoli scritti. E' poco, forse è un inizio, di sicuro è il mio sogno che si sta realizzando e lo voglio condividere con voi. Stefania... Johakim

Rebirthing

Mi sono vista allo specchio. Ho preso la mia faccia e l'ho sbattuta contro me stessa, con violenza, con forza, con la consapevolezza di voler scendere in ogni parte del mio essere e bruciare tutto, per sempre e rinascere. Ho sentito la pelle creparsi, tenuta con forza dalle mie mani...inutilmente. Mi sono lasciata cadere dentro al vulcano delle mie emozioni, senza controllo, passando in un luogo cosparso di spine, lacerandomi. Come il vortice di un uragano, le onde colpivano secche senza lasciarmi un appoggio, sola davanti al riflesso di me. Ho sentito che non avrei potuto resistere, come un bambino che viene alla luce guidata da ritmiche contrazioni, spasmi, sussulti, in attesa che l'aria riempisse i polmoni e facendomi urlare tutto il dolore che ho dentro. Ho sentito il mio corpo prendere peso, cadere senza più forza, obbligata a guardarmi nell'anima, fino a che il respiro ha ripreso il suo ritmo... Il mio mondo fatto di paure, di schermi, di modi di essere, che credevo

Un Artista, un Pittore.... un Uomo

Migliaia di carte, ne ha gli scaffali ripieni. Immagini che escono fuori da piccole scatole di legno, la fantasia che cola da sopra i muri di un piccolo negozio di città. Un uomo e la sua storia. Disordine sparso assieme ai pennelli, ai pennini delle stilografiche vecchie ed ai vasetti di colore lasciati sopra la scrivania in legno massiccio. Ha gli occhi di chi ha visto la storia passargli sotto le mani. Oggetti che hanno perso l'antico chiarore ricoprono i mobili in legno, libri che cadono dalle mensole sparse senza un criterio apparente, foglietti che si insidiano fra una parola ed un ricordo che non ritorna mai più. Si alza, si aggira per il negozio con gli occhi di chi vuol raccontare una vita, con lo spirito che solo un bambino può avere. Ottant'anni appena compiuti... la sua mente viva, nessun cenno a qualcosa di "vecchio", persino il suo modo di dire le cose potrebbero farti pensare che abbia trent'anni. Mi guarda come fossi un'amica di sempre. Mi scr

Perchè avere paura?

Sono cresciuta in una famiglia libera... all'apparenza. Mio padre mi faceva partecipe delle vicissitudini che lo coinvolgevano sia nel lavoro che negli affetti. Mia madre, vera e propria regina della casa, controllava che tutto fosse in ordine.... anche la mia vita. Ho sempre rifiutato le coercizioni e con l'andare del tempo la parola m'è mancata lasciando posto alla ribellione, alla fuga. Scrivevo, quello si. Non ho mai smesso. Diari. Ne ho tenuti parecchi. Dentro ci si poteva trovare di tutto, dalle foto pubblicitarie alle lacrime, in maniera quasi omogenea. C'erano tutti i miei sogni ed i miei pensieri. Me li sono persi per strada, fra una fuga ed un trasloco. Ho corso molto nella vita, ora che mi fermo a pensare me ne sto rendendo conto... Scrivere è una bella cosa. Ti si stendono sul foglio di carta tutti i pensieri, come se uscissero da un tubetto di colori ad olio. Le parole si spargono, prendono forma, si ricompongono in frasi, come quando si dipinge una tela.

Facebook caffè

Ci sono riuscita... è poca cosa... ma il libro che vedete contiene due mie racconti. Due... quelli ai quali più tengo e che fanno parte di questo mio blog. Non sono una scrittrice, chi lo è per davvero non me ne voglia.... Ho colto un occasione ed ho coronato un sogno. Sono felice di condividere questa gioia anche con voi, che mi siete stati accanto e che mi avere sorriso nei momenti belli ed anche in quelli più tristi. Un grazie anche a voi che mi avete accompagnata ed incoraggiata. Grazie di cuore! Stefania Johakim A far data dal 2 marzo 2010 sarà disponibile "facebook caffè", il primo libro scritto dagli utenti d el più famoso social network. Più di cinquanta autori sono stati selezionati per dar vita ad un'antologia di oltre 60 racconti, spinti in questa avventura da un solo ed unico desiderio: scrivere... scrivere per far conoscere le proprie emozioni, le proprie esperienze, i propri sentimenti, i propri… pensieri. Di: Edizioni R.E.I

Qualcosa è nell'aria

C'è qualcosa nell'aria che non riesco a spiegarmi. Sento freddo anche stando sotto la coperta che, seppur mia, è adagiata in un posto che non riconosco. Mi sento in una terra di confine, come un seme in attesa del tepore primaverile ... sopita. Eppure tutto attorno freme. Sento voci, pensieri, frasi... mi obbligano alla veglia, attenta... le orecchie tese. Cosa sta succedendo? ...sorrido ... lo so. Mani invisibili mi afferrano, confortano il mio passo insicuro, ma sto camminando da sola. Nuove occasioni. Gli attrezzi alla mano che ho lucidato da tempo sembrano avere alla fine una loro funzione. Era tutto dentro di me, ero mastro, pittore, poeta ed attore. Si sta disegnando un futuro, seppure ancora non ben definito. Ma le tinte mi piacciono, i contorni non hanno le linee spezzate. Sono sulla porta di una casa immersa nel verde, o forse soltanto sul sentiero che porta al suo ingresso. Mi sono gettata nel vuoto, sapendo di avere due ali magnifiche... le ho dalla nascita. Erano s

A presto amici....

Arrivederci a presto.... Johakim

PURIFICAZIONE

Mi hanno detto "ti stai purificando"... è vero. Sto lasciando andare via tutto. Le cose che mi erano accanto stanno abbandonando il campo, congelate, in attesa che si apra qualcosa di nuovo. Una stagione che cammina con me sul ciglio del limbo dantesco. Ad un passo da un inferno profondo, gli occhi tesi verso la luce di un paradiso in là da venire. Ed io sono immersa in una nebbia incantata. Fredda, come una coperta bianca ghiacciata sotto la quale stanno sopiti i miei sogni, le speranze .. il futuro. L'oggi mi accompagna stringendomi fra le sue braccia, mi sorregge con la forza di un padre...perduto anche lui. Lo sento sorridere, che sappia già cosa mi aspetta domani? Fra poco più nulla avrà posto attorno al mio corpo... mia figlia, la casa, perfino il mio cane ... li sto accompagnando lontano da me. Un saluto che ha il sapore del fiele. Vorrei incatenarmi a qualcosa di saldo, qualcosa che mi dia sicurezza. Ma l'immagine che vedo riflessa mi richiama ad un unico nome

Abbandono e Ritrovamento

Sento nell'aria .... o forse non sento più. Non sento più aria di casa. Non riconosco più i miei angoli, quelli dove lo spazio mi conforta e mi abbraccia con delicatezza. Al loro posto ora si sono fatti avanti pesanti cartoni pieni di oggetti. Io non sono in quelle scatole ma di sicuro sono appesa alle pareti, fra gli scaffali di una libreria che ormai è stata smontata, sui fornelli della cucina o nella camera dove ascoltavo la musica. Questa mattina ho provato a ritrovare un oggetto. Volevo regalarlo a qualcuno ... non riesco più a trovarlo. Ho messo via con troppa voracità, forse per non soffermarmi troppo sullo strascico di questi pensieri... Ho smesso di avere cura di questo mio nido, lo sto abbandonando. La morsa che sento nel cuore è violenta, mi fa sanguinare. So bene che questo è un momento di transizione, che presto si apriranno strade nuove ma ... lasciatemi un momento per godere della mia tristezza, osservarla, guaire in un angolo come un cane ferito... sono forte ma la