A fare si sbaglia. A non fare... si sbaglia lo stesso
Avrei voluto condividere amore. Sarebbe stato bello, dolce, coinvolgente, avere la stessa complicità, l'intimità delle parole sommesse, le risa e le lacrime nei giorni di pioggia. Nulla di tutto questo. Un vuoto infinito. Solo parole che ti ritornano in faccia come un boomerang, senza tregua, senza possibilità di replica. Stare fermi, cercare di capire i propri sbagli, i giorni in cui avrei dovuto fare ed i giorni in cui avrei dovuto parlare. Il vuoto che questi colpi mi lasciano dentro è enorme, così come il rancore covato per anni dentro al suo cuore innocente. Sbagliare, cercare di rendere la propria anima di madre, con le proprie paure, le proprie incertezze e le proprie incongruenze. Ho cercato di fare, di dare tutto quello che era nelle mie possibilità. Di più non ho potuto fare, di più non ne ero capace.... dovevo crescere anch'io. Pagare, devo pagare per aver cercato di proteggere una giovane vita da un futuro difficile, da persone lontane, dalle usanze