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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Al mio amico Kach, con amore

Finalmente sono riuscita a recuperare uno scritto di mio padre (... scrivere è una malattia di famiglia...). Lo lascio con delicatezza su queste pagine... credo che gli farebbe piacere.  Ciao papà.      Avete mai provato a disfarvi di un vecchio maglione? Io sì e, vi assicuro, che ne ho sofferto molto! Quando lo presi, tanti anni fà, mi parve una pazzia tanto costava, ma era proprio quello che volevo. Confesso che non lo portai per un po’ di tempo per paura di sciuparlo, poi lo ostentai per anni, tra tutti il preferito, era di una tinta quasi neutra, “verdeboscoautunno”, che si adattava un po’ con tutto e per tutte le circostanze, con un foulard intravisto, con collo di camicia accennato…era la fine del mondo! Passarono gli anni, ormai liso e vissuto oltre il possibile ed in parte banchettato da tarma di buon gusto, ma sapientemente ed amorevolmente rammendato, fu mio inseparabile compagno di caccia e di pesca, ancora bello, malgrado l’età, fiero delle sue cicatrici e delle sue

DIALOGHI NEL BUIO

"Parlami..." "Non mi piace sentire la mia voce, lo sai" "Dovresti far uscire le parole, quelle giuste e quelle che ti sembrano sbagliate. Devi parlare, devi poter liberare la voce e con la voce liberare i pensieri" "Lo faccio. Vedi? Lo sto facendo. A volte ci riesco meglio... a volte i pensieri sono troppi e si accavallano senza capo ne coda nella mente" "Non devi pensare. Devi solo far uscire la voce e dire quello che senti" "Lo so. Lasciami il tempo.... non sono  abituata a parlare a qualcuno che mi ascolta" "Liberati, lo devi a te stessa. Parlare, fa bene. Cosa può accaderti di male?" "Mi spaventano i desideri... le reazioni di chi mi ascolta... ho paura di dire troppo o dire troppo poco. Posso solo pensare?" "No. Non basta pensare. I desideri spesso non arrivano a chi ti sta di fronte. Si possono intuire... ma non è come sentire le parole che ti escono dal cuore" "Hai ragione. A volte

SCIOGLIERE NODI

Cosa si prova a sciogliere nodi? Cosa si prova a lasciare andare le corde che legano il cuore e la mente? Senso di vuoto, tremori febbrili, onde di caldo che bloccano, brucianti, i respiri già lenti. Libri ingialliti e chili di polvere piovono sulla storia della mia vita... frasi perdute in calamai dall'inchiostro lasciato seccare, senza che abbiano lasciato segni, parole o disegni a definire i contorni dei miei desideri. Castelli di sabbia dai grani invisibili volano al vento di un autunno infinito, le foglie appassiscono assieme ai ricordi dei giorni trascorsi. Ho chiuso la porta e dai cardini vecchi la luce non riesce a passare, blindata, ho messo sigilli d'acciaio. Ho avuto il coraggio e la forza per dire ... è finita, conclusa ... una storia che ha avuto una nascita ma ha smesso di crescere per mancanza di luce, rachitica e priva di spazi, monca di braccia incapaci di trasmettere amore, conforto... la realtà di un domani. Anni perduti? No... anni vissuti col cuore imbe

Essere donna

Nervosismo, tensione, timore di tutto, precarietà, ansia. L'animo che a picchi alternanti si veste di gioia e tristezza.  Basta poco e piango... insopportabile, soprattutto per me. Ormoni. Cosa ci fanno ancora in giro nelle mie vene? Li avevo lasciati da tempo, impacchettati in sacchetti scaduti, inutilizzabili come carta da macero. Sono tornati senza neppure un invito, così.... come una tassa sul mio essere donna. Sgraditi, inattesi ospiti ad una festa privata. Auto-invitati. Ed eccomi riavvolta dal solito diabolico vortice di strazi mentali, altalena in moto perpetuo, su e giù di pensieri sconnessi. Ho fatto un dipinto profetico... chi lo avrebbe mai detto? Ho usato i colori del cielo ed il rosso del sangue.  Intanto le cellule si stavan prendendo gioco di me... beffarde. Rieccomi ferma sulla strada che credevo maestra. Casellanti sopiti sugli scarti di vecchi passaggi a livello a sbarrare la via, ed io ferma in attesa di un treno invisibile. L'arrivo, ad un passo da me,