Un cuore grande così
La sento ridere ancora, con la risata propria che hanno i bambini. La ve do correre sulle ali del vento, libera ...finalmente. La sento parlare del suo dolore come se fosse un insegnamento e la sento parlare della gioia come se fosse un dono prezioso. La vedo vestirsi da clown, da mamma, da moglie e da amica e ad ogni cambio d'abito sussurrarmi: "guardami, ancora una volta, io sono la vita e la vita è parte di me". La vedo tendere la sua piccola mano verso chi soffre, senza pensare che il dolore l'è dietro le spalle. Avrai tempo di occupartene, magari stasera, magari domani.... domani, quello che hai perso dietro di te. La vedo poi abbassare le braccia, socchiudere gli occhi e sopirsi all'ombra dei pini marittimi mentre la risacca del mare la porta lontano. Piano, con grande cautela per non farla destare, per non farla soffrire, solo per lasciarla sognare. Ti arrivi Annalisa discreto il mio pensiero che si possa solo appoggiare sulla tua guancia,