C'è un bambino....
E poi c'è un bambino. Quello che hai conosciuto senza motivo, che ha attraversato la tua strada per sbaglio, diresti tu. Non dovevi essere li, mentre lui passava. Dovevi essere altrove a curare il tuo giardino, oppure a versare lacrime inutili. Invece no. Lui si è parato davanti vestito con una camiciola a scacchi bianchi e blu. Mi ha perfino sorriso malgrado gli fossi estranea. E' stato allora che ho fatto una cosa che mai avrei dovuto fare: gli ho toccato i capelli. Lui ha i capelli più soffici di qualsiasi altra cosa soffice esista al mondo. Una sensazione di morbido che mi è rimasta incollata alla mano, non viene via con nessun sapone. Nulla lasciava intendere che stesse male. Non il suo volto, non i suoi occhi e nemmeno le sue parole. Loro si. Loro due avevano il dolore appena appreso che gli colava dagli occhi. Ogni lacrima versata restava attaccata al volto solcandolo profondamente. Il volto ritorto assieme al cuore nel filo spinato. E io ero li a provare a