MIMESI
Ho aperto il mio cuore, ho esposto il mio lato sensibile, ho lasciato che le parole scorressero alla velocità del fulmine, ho detto quello che si poteva dire con pochi segni.
Io sono anche questo: sincerità assoluta, un bicchiere d'acqua limpida, nessun rovescio della medaglia. Prendere o lasciare. Sono anche quella che fa domande, scava, cerca di comprendere restando sopra le pieghe del cuore, senza penetrare troppo per non far male. Matto anch'io -certo- giornate in cui mi lascio travolgere dai canti e dai colori del mondo, grida, giochi, danze, senza vergogna mi trasformo in qualcosa di diverso... e resto a guardare affacciata ai miei occhi le persone: volete questo?.....ecco.... vi accontento. Che faccia farebbero se sapessero cosa si nasconde dietro le vesti del matto. Poi, arriva il momento di sedersi in mezzo alle colonne e diventare Johakim. E allora parlo, lascio fluire il viola, non ascolto la mia voce.. tanto non saprei ripetermi. C'è qualcuno che capisce? C'è qualcuno che vive allo stesso modo? Mimesi, questo dovrebbe essere il mio nome... perchè nascosta in me vive un'altra essenza. Sono Johakim, sono quella che ascolta, sono quella che bussa alle porte altrui e chiede di poter ascotare. Non parlo, scrivo. Scrivo della mia vita e della vita altrui. C'è qualcuno che si volta a vedere dove sono quando mi accorgo di sentire i vostri pensieri? Equilibrio, un piede avanti all'altro, con rettitudine, ma pur sempre col cuore in mano.
Quello non si getta. Quello è Stefania.
Commenti
Generalmente tutti mi amano perché sonoos chietta, dico le cose come stanno. Talvolta non è piacevole essere sinceri, ma non c'è altro da fare... rischio la critica e la guerra aperto per eccesso di verità e pensare che ho studiato diplomazia. Mi vado bene così, ho imparato a dosare i termini e a parlare al momento giusto. L'esperienza questo mi ha fatto.
Sii quella che sei..
In un moto di sincerità (cosa che per altro mi contraddistingue) ti dirò che ho lasciato andare mia figlia e mia nipote. Le rivedrò fra un anno ... Noi siamo cresciute insieme, forse troppo unite. Ora è giungo il tempo degli arrivederci, ma io faccio fatica a svegliarmi e non trovarle per casa. Tempo... questo mi manca..ho bisogno di tempo per abituarmi. Ho voluto che fossero felici, non ho mai permesso di ostacolare i suoi desideri. Le ho salutate. Tempo...mi serve del tempo per abituarmi....
Io ho rinunciato alla speranza di incontrare una persona adatta a me che mi dia la possibilità di diventare madre. Quindi purtroppo forse non riesco a capire il tuo dolore come se lo vivessi io.
Ma so che un anno corre.. e in questo tempo potrai tenderti agguati, fai cose che non avresti fatto, reinventati.
Sono stata la prima a spingere mia figlia al volo.Di questo ne sono felice e per quello che andrà a fare la invidio.Le ho insegnato a credere in se stessa a dispetto di tutti e di tutto. Lei è una buona guerriera ed ora è una buona madre. Di questo mi do tutto il merito :0))
Mi manca... mi manca il suo nuovo cucciolo...mi mancano la voce e gli abbracci.
Per il reinventarsi..non c'è problema: sono nonna ma non ancora da buttar via :o)) ed essendo una buona gemelli cuspide, già domani sarò rinata. A me la fenice fa un baffo!!
Grazie Hirmengard (non ha un nome più corto?....)
Se tutto quello che stai facendo è parte del tuo cammino, ben venga! La colpa è mia... perchè "mi hai presa" in un momento delicato della mia vita. E tu mi sei mancato davvero tanto.... eri, e sei ancora, un buon paziente compagno.
Ti regalo una mia lacrima di ben tornato.... chiunque tu sia in questo momento.