Ascoltare
Ho ascoltato.
Ho passato la vita ad ascoltare i battiti di un cuore. Cuori raccolti qua e la, grondanti di lacrime.
Ho lasciato che vite vissute si aprissero, cantassero poemi di epico dolore, racconti e brandelli di fatti rinchiusi in polverose soffitte.
Come non raccogliere, lungo il mio sentiero questi fiori? Come lasciare che i petali cadessero senza appoggiarli con delicatezza sulla terra? Cristalli ialini, sottili veline di carta.
E nell'ascoltare, ad occhi chiusi, sillabe diventare parole, frasi diventare racconti, ho iniziato a capire le parole del cuore.
Loro non hanno un linguaggio comune, loro si insidiano dentro la pelle e scavano la roccia che credi indistruttibile fino ad entrare nella parte più sottile di te, al centro della tua anima.
Melodia di angeli, quando la luce che vedevi scomparsa, riaffiora e si fa canto, nota purissima, celestiale arpeggio.
Dall'alto della mia torre d'avorio, volo.
Libera, in un cielo d'azzurro infinito, volo.
Reggo fra le mani questo cuore ghiacciato dal tempo e lo porto in alto, ora che il sole riscalda e danza con me nel mio viaggio di luce.
Ho sentito tremare, a lungo, la voce di molti. Ho appoggiato la testa sul loro letto di spine cerando di asciugarne le lacrime.... le loro, non le mie.
Io ascolto.
Ascolto perchè mi fa bene.
Sento le parole fluire, liberandosi di questa gravità assassina. Lascio che il sacco si svuoti delle miserie, dei rancori, dei giorni di gelo.
Ascolto il silenzio degli uomini, le grida di chi resta da solo, le bocche mute di suoni.
La gente mi parla ed io lascio che tutto si srotoli, matasse di fili ingialliti, intricati sentieri di vuoto.
Ho un piccolo nido, alto nel cielo, dove raccolgo questi piccoli cuori che trovo. Li avvolgo nelle mie braccia, al riparo dal gelo, lontano dal mondo, nel silenzio delle nuvole bianche.
Ecco.. io ascolto, so far solo questo.
Commenti
Tu ascolti, è vero. Ma non ti limiti a questo.
Ho una missione da qualche tempo. Una di almeno una manciata abbondante.
Ma una riguarda il tuo nido.
Devo raggiungerlo, devo arrivarci e trovare quel che cela, che custodisce DI SUO. Di tuo.
Devo arrivarci ed arrivare a trascinarti via con me.
Perchè ogni tanto anche le aquile hanno bisogno di mettere i piedi a terra.
Anche loro hanno bisogno delle cure di cui necessitano i passerotti.
Ed anche tu hai bisogno di re-imparare ad aprire quella tua porta, quel forziere che racchiude il tuo letto di spine, le tue lacrime mai piante in compagnia, il peso che ti grava sulle spalle.
Nulla è per caso, lo sappiamo.
Mi piace pensare che questo ritrovarci abbia un senso anche per le nostre singole difficoltà e, mescolandoci, ci aiuti ad essere un po' meno quel che siamo sempre state ma anche quel che potremmo, potremo essere.
Io son qui. E non mollo.
A costo di star zitta. E tu sai quanto mi costi.
Ti voglio bene
cri
Saper ascltare...
Quando fiumi di esseri invece fanno i loro monologhi, senza mai ascoltare un suono diverso dalla loro voce.
Brava!
So che è vero, se il tuo cuore si scioglie al calore del sole... allora si ascolta ogni suono...
Baci:*
cri
Non sono irraggiungibile... anzi spesso cammino al fianco vostro ... in punta di piedi...le ali riposte.
Sono fatta di cuore...e nemmeno tanto invisibile la in alto!
vi ho detto che vi voglio bene anch'io?
:o))
Sei une persona libera e dall'animo poetico...e poi(da quanto leggo scritto almeno) sai ascoltare....e oggi non è molto diffusa come cosa.
Io e i miei amici siamo nuovi della blogsfera ci piacerebbe avere uno scambio di opinioni...insomma fa sempre bene
spero che ci visiterai ^___^
ancora complimenti!
Lo scambio di idee fa sempre un buon effetto sull'animo!
Grazie!
Un sorriso solare.
^________^
Un abbraccio anche a te!
Ste