cosa do via.... cosa tengo
Faccio una lista, una semplice lista di quello che non serve a farmi felice e di quello che invece voglio portare via con me. Sembrava difficile all'inizio ed ammetto che mi spaventa ancora questa corsa ad alta velocità ...eppure mi rendo sempre più conto che la moneta che sto ricevendo in cambio è lucente ed immensamente appagante.
Ho una collezione di cavalli, ne ho parlato spesso nei miei scritti. Sono tanti, fatti di materiali differenti, alcuni anche molto preziosi. Hanno rappresentato per una vita intera lo spirito che sento nel profondo dell'anima: libera, forte, veloce, colorata, fedele ai miei principi.
Ho passato gli anni a chiudere i miei cavalli dentro ad una vetrina. Li ho osservati, puliti, messi in fila con ordine... li ho imprigionati.
Devono poter andar via... ognuno per la propria strada.... loro e me.
Ne conserverò tre, il numero perfetto, ma solo perchè hanno impressa l'impronta di mio padre sulla loro schiena.
Nel nuovo spazio che sto immaginando, le pareti si stanno colorando da sole. Una volta prevale l'arancio, altre il rosso amaranto, il giallo e l'azzurro, uno dopo l'altro come un gigantesco pantone. Devo solo fermare la mente e scegliere...
Poche cose, davvero poche cose mi servono fra queste pareti, purchè la luce abbia spazio sufficiente per insinuarsi ed illuminarle. Luce, ho bisogno di luce.
Mobili. Come posso pensare che degli oggetti con un nome così possano aver un valore in questo momento. Sono mobili... si spostano, si possono muovere fuori di casa mia.
Nella lista delle cose inutili di mobili ce ne sono molti... non me ne faccio nulla... voglio qualcosa che resti con me.
I libri, quelli li tengo assieme alla libreria. Mi piace il loro profumo, mi sanno parlare di notte quando mi è difficile prendere sonno. Raccontano, ridono, soffrono, fantasticano, insegnano.... i maestri non si buttano.
E poi giù dalle scale armadi ingombranti, un letto troppo spazioso per chi dorme da solo, scaffali che contengono null'altro che polvere.
Voglio le cose che ho sempre sognato d'avere.
Voglio un divano che sia anche un letto, da poterti sdraiare, affondare, rotolare, sparire fra cuscini di piuma. Bianco, i piedi intagliati nel legno, squadrati, massicci... devono potermi sorreggere nelle notti di luna calante.
Via piatti sbeccati, tazzine d'oro zecchino, quadri che non hanno valore.
Voglio i piatti di legno. Quelli che restano fra le mura della montagna. Quelli li voglio con me.
Voglio appendere ai muri i miei sogni, colorarli con le mie mani e cambiarli ogni volta che cambia stagione. Voglio cieli, campi fioriti, persone che ridono, parole scritte a casaccio...
Non sto facendo una lista di cose che perdo.
Qualcuno mi sta consegnato le chiavi del paradiso... e sono pronta ad entrare.
Commenti
Così lontane, diverse, opposte in tante cose eppure gemelle in altre. Lasciare il passato in cambio del futuro.
So di cosa parli e so che davvero non ti pesa.
I tuoi cavalli, hai detto bene, è giusto che galoppino liberi, chissà dove? Ma lo si sa mai dove vanno i cavalli una volta liberati?
Lo spazio, fisico il tuo, più della testa il mio, non ha prezzo.
Un posto che tu possa chiamare "casa" e dargli mille significati tranne quello canonico.
Sono certa che la TUA casa sarà bellissima :)
Ti voglio benerrimo
cri
La casa sarà bella ma soprattutto quello che avrò attorno sarà Stefania.... quella vera.
Ti vogio bene anch'io.
Ste
Un sorriso per un solare fine settimana.
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Si, mi sto preparando ai cambiamenti!
Buon fine settimana anche a te!
Smemorina/Johakim
ps: Quei tre cavalli, però, non li rimettere in vetrina!
Maria (rossi;)*
I tre cavalli sono già messi via, quelli mi seguono al passo....
I ricordi brutti sinceramente non ci sono, e non ci sono nemmeno tanti ricordi legati a cose, non ho mai avuto questo "attaccamento"...
Porto via la mia libertà e la mia rinascita.
Un abbraccio grande a te!
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