Un Dicembre dentro, un Dicembre fuori




A volte il Natale ti porta a credere che tutto sia possibile. 
Ti svegli al mattino e scopri che qualcosa è cambiato. I colori sono più vivi e l’aria fredda sembra non esserlo più così tanto.
Le nuvole grigie che prima solcavano il cielo, ora corrono rapide come lanciate al galoppo verso un posto lontano.
Piccoli fiocchi gelati scivolano lungo i rami degli alberi e piano ricoprono il mondo rendendolo unico.
Le persone, uscendo di casa sorridono da sotto le sciarpe, scambiandosi gesti affettuosi. Un abbraccio, uno sguardo, una parola gentile.
Lontano, in fondo alla via, gruppi di bimbi corrono verso la scuola lanciandosi palle di neve.
Solo un sorriso, diverso dagli altri, resta un poco isolato dal gruppo. E’ come se volesse chiamarti. Lo conosci il suo nome?
Corre, come fosse un folletto, avvolto nella sciarpa di lana. Sembrerebbero quadri, quelli della sua camiciola. Uno blu, uno bianco, come le linee del cielo.
Non si riesce a fermarlo. Non rimane la fermo dove si era fatto vedere, tanto è veloce.
Solo… sai di conoscere quel meraviglioso sorriso. E’ un ricordo ancestrale. Qualcosa che ti ha segnato la vita e mai potrà andarsene via.
E’ la memoria di un amore vissuto, mai perso, che mai potrà smetter di vivere nel profondo del cuore.
La magia del Natale a volte scopre ferite profonde ma ha il potere di accogliere sotto il suo manto di neve tutti i ricordi dell’universo.
Mamme e bambini, figli e famiglie, amici e fratelli stretti in un unico abbraccio. Ora, insieme, è possibile sognare l’uno dell’altro.

Ringrazio Sciarada per avermi dato l’opportunità di aprire la prima casella di questo calendario.
Un calendario che è la commemorazione di una festa per chi ci è accanto e per chi non smetterà mai di essere nei nostri cuori.
Passo volentieri il testimone all’amica Patricia del blog  Myrtilla' s house

Commenti

Gianna ha detto…
Un abbraccio e una preghierina al tuo angioletto
Sciarada ha detto…
Un dicembre dentro Joh, un dicembre dentro l'anima, un dicembre lì dove possiamo permetterci di ascoltare, di ascoltarci e di sentire.
La sofferenza che si cristallizza è una morsa che attanaglia il cuore, lo stritola e lo annienta se non proviamo a liberarlo; trovare un piccolo spiraglio che allenti le ganasce per inserire l'idea, il pensiero, il germe di porci in ascolto, per sentire ancora chi materialmente non c'è più, è un regalo che facciamo a loro e a noi stessi. Per molti sarà un'illusione intangibile, un palliativo, un fatto non provabile, ma non tutto ciò che esiste è provabile da una mente irrigidita dal gelo del manto di neve; per me è quella magia di cui tu parli e che fa parte del nostro essere, nell'accezione di purificazione che ci permette di concepire l'inconcepibile e questo... è un fatto.

Un bacio a te mia splendida rossa e un abbraccio ad Ale.
Costantino ha detto…
Ricordi del passato come fossero ieri, anzi addirittura in questo medesimo istante, ricordi teneri di momenti, ricordi struggenti di chi non c'è più, ma nell'atmosfera del Natale, rivediamo presente proprio accanto.
Daoist ha detto…
Ciao Joh, questo post mi riporta al primo impatto con la neve della mia esistenza a Milano. Ho da subito amato Milano anche se il primo approccio è stato in pensione presso una famiglia in Niguarda...Ma che emozione aver visto la neve - per la prima volta nella mia vita - avevo 15 anni e provenienza Salento...era il Natale del 1965, tanti, tantissimi anni; eppure tutto sin quì è andato benissimo.

Il tuo post mi ha rigenerato...come ieri che dopo tanto tempo ho gioito viaggiare sul vecchio tram, di quelli con i sedili in legno e i lampadari in vetro appesi al soffitto: tutto molto bello...e Milano visto dai finestrini ancora più illuminante per la sua GRANDEZZA. Detto ciò, tuttavia mi crea anche una leggera tristezza, dovuta alla lontananza del mare nelle terre messapiche...Va bè, scusami per la lunghezza del commento...spero di non averti annoiata.

Anche se in anticipo di qualche giorno, tantissimi auguri per le festività Cristiane della Natività, a Te e famiglia...un abbarccio
johakim ha detto…
@gianna
Grazie delle tue parole

@Costantino
Si è passato un anno là dove tutto si è congelato nell'istante preciso della sua perdita. Ma la vita continua con noi accanto. E' pochissimo... ma è essenziale per tutti coloro che provano amore

@Sciarada
Il dolore è l'unico legame che unisce loro a lui. Noi possiamo solo restare con le mani tese, ascoltando anche le parole inespresse.
Il Natale, questo Natale, è una ricorrenza. Un ricordo che unisce e divide... ma che sempre esisterà.
Ti voglio bene
Patricia Moll ha detto…
Non sai quanto ti capisco Johakim... :(( sono dolori che ci accompagneranno per tutta la vita.
Bacio grandissimo!
Anonimo ha detto…
Inizio malinconico e dolce...con un forte ricordo.
Bellissimo e grazie johakim.
johakim ha detto…
@Daoist
Sono ricordi, quelli legati alla neve, che mi accompagneranno tutta la vita. Non voglio dimenticarli, voglio che restino dentro di me perchè sono il legame con la mia famiglia ed il Natale passato assieme.
Grazie delle tue parole. Grazie per sapermi sempre accompagnare con affetto

@Patricia
E' così. nel bene o nel male fanno parte di noi
johakim ha detto…
@Anonimo
Grazie del tuo passaggio e del ricordo condiviso.
(sarebbe bello sapere chi sei)
Elettra ha detto…
Chi se lo scorda più il nome del piccolo Alessandro, chi si scorda più del suo sorriso, non l'abbiamo lasciato dopo l'anno scorso e tu lo esprimi con le parole più appropriate.
Anonimo ha detto…
Cara johakim,
grazie di continuare a far vivere nel ricordo chi di giorni di Natale ne ha potuti vedere davvero pochi.
Ti vogliamo bene ❤️
Monica
chicchina ha detto…
Natale è festa,è nostalgia, è ricordo.Ma per Alessandro non pensiamo ad un ricordo,troppo presto,troppo viva la sua presenza.Lo abbiamo amato senza averlo conosciuto,se non attraverso l'amore e la tenerezza di persone a lui più vicine.Lo sentiremo accanto,anche in questo cammino di avvicinamento al Natale.
johakim ha detto…
@Elettra
Lui è indimenticabile ❤

@Chicchina
Hai ragione. Sarà sempre troppo presto...
johakim ha detto…
@Monica
Ti voglio bene anch'io ❤
Folletto del Vento ha detto…
Un bel ricordo, anche per chi quel sorriso non lo ha conosciuto ma solamente visto in foto e nonostante ciò continua a portarlo nel cuore.
johakim ha detto…
@Folletto
Dei soffici capelli indimenticabili...
Grazie
Unknown ha detto…
Bellissima ❤️
Graziana ha detto…
Grazie per le emozioni che hai profuso in questo delicatissimo post: letizia, ricordo, nostalgia, tenerezza. In fondo il Natale è tutto questo. Sia una lieta Attesa.
Negus Reale ha detto…
Encomiabile tributo ad Alessandro che ci è entrato nel cuore per non uscirne più.
Unknown ha detto…
Non ho conosciuto Alessandro , grazie per questo delicatissimo ricordo.
Antonella
Graziana ha detto…
Rileggo questo tuo post ... è bello constatare la traccia indelebile che il dolce angelo ha lasciato nel tuo cuore. Tenerezza e struggente malinconia. Raggi di Luce sul tuo Cammina e sulla vita della mamma, del papà e sorellina

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