Non scrivo di me. Scrivo di lei
From: Beatrice G.
Date: gio 4 lug 2019, 14:16
Subject: Re: Salve signora Segre, mi piacerebbe incontrarla.
To: presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com
Date: gio 4 lug 2019, 14:16
Subject: Re: Salve signora Segre, mi piacerebbe incontrarla.
To: presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com
Gentilissima signora Segre,
Mi chiamo Beatrice G, e sono una ragazza di 12 anni di
Milano.
Le volevo chiedere se fosse possibile incontrarci.
Vede, io sono una appassionata della Shoah e della Seconda Guerra Mondiale,
ma soprattutto della Shoah.
La mia curiosità mi ha portata a leggere "Il diario di Anne
Frank" e "Come una rana d'inverno" (dal quale poi ho saputo di
lei) e, approfondendo, la mia curiosità man mano si è trasformata in una idea
fissa. Ma sapevo che i libri non avrebbero potuto rispondere a tutte le mie
domande, avevo bisogno di qualcuno che mi potesse dare tutte le risposte, che
mi potesse raccontare tutto vissuto in prima persona. Così, dopo aver letto la
sua intervista in "Come una rana d'inverno", avevo capito che dovevo
assolutamente incontrarla.
Un altro motivo per cui volevo incontrarla era per chiederle un suo aiuto
per scrivere un libro; un libro che parlasse dell'esperienza di una ragazza in
un campo di sterminio ad Auschwitz, ma non sapendone abbastanza avrei bisogno
di un aiuto da parte di una persona che ne sa più di me. Questo libro l'avrei
voluto dedicare alla mia mamma, che anche a lei interessa la Shoah e che è stata
lei a farmi leggere "Come una rana d'inverno".
Io mi sento molto legata alla Shoah: ho letto molto su questo argomento,
sono andata a visitare il Binario 21 di Milano e da poco ho scoperto che il mio
trisnonno era ebreo, ma poi convertito al cristianesimo.
Ma con questi tempi, come si dice anche nel libro, le persone iniziano a
dimenticare le cose che sono avvenute, i testimoni stanno scomparendo e alcune
persone pensano perfino che la Shoah non sia mai nemmeno esistita.
Quando ero in quinta elementare, avevo chiesto al mio maestro di leggere il
25 Aprile un racconto di una sopravvissuta, ma non lo fece. Quando la mia
insegnante di religione spiegava a me e alla mia classe cosa era avvenuto nei
campi di sterminio e nei campi di concentramento, io mi mettevo a piangere, e i
miei compagni mi prendevano in giro dicendo che ero una piagnucolona. Ormai, la
maggiore parte dei ragazzi della mia età non ne sa più di queste cose, ed è
sempre molto difficile poter parlare con qualcuno che sappia almeno cosa
fossero i campi di sterminio o che cosa fossero i numeri che i tedeschi marchiavano
sulle braccia degli Ebrei. Quindi per queste ragioni qui desidererei
incontrarla, pensa che sia una richiesta realizzabile?
Grazie per il suo prezioso tempo,
Beatrice
Il gio 4 lug 2019, 13:49 presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com ha scritto:
Carissima Beatrice,
la Senatrice Segre è felice di avere amici come te, hai dodici anni e sei
una sua nipotina ideale. E' favorevolmente colpita da tanta determinazione e
profondo interessamento.
Ti ringrazia infinitamente per le letture, gli approfondimenti e per le
manifestazioni di grande sensibiltà nei confronti della storia della Shoah.
Pur consapevole del tuo intenso desiderio di contribuire alla
necessità di mantenere la Memoria dei fatti accaduti, un libro scritto senza la
veridicità dell'esperienza vissuta in prima persona non sarebbe storicamente e
socialmente utile, rimarrebbe comunque un'opera di immaginazione. La narrazione
di fatti così terribili, esperienze personali così intense e drammatiche
possono essere trasmesse solo da coloro che hanno vissuto personalmente questo
dramma. Le sfumature dell'anima e della mente, il gelo, la fame, il terrore, il
dolore fisico e per le perdite non possono essere interpretati.
Potrai invece diventare sicuramente una fedele Testimone e portavoce dei
Sopravvissuti, tra pochi anni non ne rimarranno più e i ragazzi come te
riceveranno il Testimone, per mantenere viva la fiamma della Memoria e
raccontare le esperienze di chi era tornato dall'orrore di quell'inferno.
Non sarà possibile incontrare la Senatrice, perchè è molto impegnata e
stanca ma ti abbraccia con tutta la sua forza, sicura che sarai per sempre una
sua "fiammella".
Una luce che manterrà vivo il ricordo. Perchè quel che è stato non si
ripeta piu' è necessario l'impegno di tutti, contro gli odi sociali, le
indifferenze, le discriminazuioni e le diffidenze che caratterizzano a società
attuale.
La Senatrice Segre ti è molto grata per l'impegno e per il coraggio
che hai nell'andare controcorrente, continua a mantenere salde le tue idee e a
manifestarle.
La Segreteria
Date: gio 4 lug 2019, 14:16
To: presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com
To: presidente ass. figli della shoah liliana Segre presidenza.figlidellashoah@gmail.com
Gentilissima signora Segretaria.
Vi ringrazio innanzitutto per aver dato importanza alla mia Email.
Dica alla signora Segre che sono molto riconoscente e molto onorata per
quello che mi ha detto e per quello che mi considera. È stato un inmenso onore,
per me, parlare con voi. Vi ringrazio un ulteriore volta, perché ora grazie a
voi ho capito che non mi dovrò mai fermare e continuare ad andare avanti e a
realizzare i miei sogni. Grazie infinite. Cercherò di essere presente alle
future testimonianze della signora Segre.
Beatrice.
Questa è la corrispondenza intercorsa fra Beatrice, mia nipote e Liliana Segre.
Me l'ha fatta leggere ieri, fra le sue lacrime di gioia.
Voglio custodire qui le sue parole perchè questo è il mio piccolo nido, dove racchiudo parole, sorrisi, lacrime e battiti di cuore.
E' il ciclo della vita e ciò che vive in lei è la speranza di un mondo migliore.
Grazie amore mio.
NonnaSte
Commenti
felice di ritrovarti :)
n