Era una terra di confine. Un luogo dove la luna teneva per mano la coda delle nuvole per non farle scappare dietro alle colline. Il soffio del vento scuoteva le cime degli alberi con lenta e ritmica meticolosità, per non spaventare le foglie e farle cadere in terra. L’umidità della notte si alzava dai prati scuri, densa, palpabile, stesa come un mantello d’argento. Il silenzio era spezzato di tanto in tanto solo dal fischio della civetta a richiamare la propria vittima nel suo volo leggero sopra ai tetti delle case nel loro lungo sonno inquieto. Il lento scorrere del fiume dettava il confine fra il sogno e la realtà nella sua lenta ed inesorabile discesa verso il nulla. L’odore dell’acqua, pungente e fredda, entrava in ogni piccolo anfratto, teneramente abbracciato dai raggi lunari, oscura sorella di questa magica notte d’estate. Un paese che dorme, i sogni della gente dispersi fra le lenzuola sgualcite dal sudore nel profondo riposo di chi non ha che poche speranze, da contare sulle d
Commenti
Io sto cercando di limitarmi nel desiderare, nel concentrarmi sul volere e sul sognare il risultato finale.. :D
ORA è importante... importante è essere ORA.
qualcuno diceva che "siam fatti della stessa materia dei sogni, e la nostra piccola vita è avvolta dal sogno", beh, credo che avesse pienamente ragione...
E' un ricordo d'infanzia e non sono mai riuscita a rintracciare questo scritto... non credo fosse Shakesperare ma ... chissà....(per non sbagliare ho chiamato così il mio cane..)
In ogni caso questo scritto mi ha accompagnata tutta la vita e la sensazione di "vivere in una dimensione creata dalla mente" è sempre stata presente.
Grazie dei pensieri.