Notte d'agosto
Era una terra di confine. Un luogo dove la luna teneva per mano la coda delle nuvole per non farle scappare dietro alle colline. Il soffio del vento scuoteva le cime degli alberi con lenta e ritmica meticolosità, per non spaventare le foglie e farle cadere in terra.
L’umidità della notte si alzava dai prati scuri, densa, palpabile, stesa come un mantello d’argento.
Il silenzio era spezzato di tanto in tanto solo dal fischio della civetta a richiamare la propria vittima nel suo volo leggero sopra ai tetti delle case nel loro lungo sonno inquieto.
Il lento scorrere del fiume dettava il confine fra il sogno e la realtà nella sua lenta ed inesorabile discesa verso il nulla.
L’odore dell’acqua, pungente e fredda, entrava in ogni piccolo anfratto, teneramente abbracciato dai raggi lunari, oscura sorella di questa magica notte d’estate.
Un paese che dorme, i sogni della gente dispersi fra le lenzuola sgualcite dal sudore nel profondo riposo di chi non ha che poche speranze, da contare sulle dita di una mano stanca, corrosa dal lento passare degli anni.
Notte d’estate, notte di un mondo che gira al contrario e tutto d’attorno si arrende.Mi era capitato altre volte di svegliarmi nel cuore della notte e chiedermi che giorno fosse. L’odore del caffè appena fatto pervadeva la stanza del suo intenso aroma, tanto da risvegliare i sensi già abbastanza tesi ed attenti verso qualcosa ancora da definire. Voglia, solo una una voglia chiara e nitida nella mente e nel cuore: quella di ridare un senso a questa irreale notte d’agosto.
Mentre la gente ancora sognava, io ero li a contare i minuti che non passavano mai ed una lacrima di luce, gettata al di là dell’orizzonte, faceva intendere l’alba imminente scandita fra un respiro, un sorso bollente ed un raggio di luna.
Pian piano la luce spargeva il suo intenso chiarore, gettando i colori dell’alba alla rinfusa sui dolci contorni delle colline e con un gesto sommesso, per non svegliare nessuno, salutai la piccola casa.
“Starò via per un po’ … e non so se ritorno”.
Commenti
pensavo di ritrovarti con un sorriso invece ti sento malinconica e giù di tono.
tutto ok????
un abbraccio
Mi spiace averti dato questa impressione!
In effetti le parole sembrano malinconiche ma riflettono un esperienza che mi ha invece affascinata ed ho così provato ad immaginare di vivere in quel bellissimo posto.
Li... avrei voluto restare e non tornare mai più :o)
Joh
Ho compreso che spesso giriamo in tondo e spesso ritorniamo al punto di partenza...Facciamo giri immensi per comprendere, più ricchi e più poveri di qualcosa.
P.S.
Scusa se puoi il mio latitare...
Si sono convinta anch'io che spesso giriamo per poi tornare ad unpunto che potrebbe essere una nuova partenza. Credo che questo sia anche un bene, ci serve per imparare e correggere i nostri comportamenti.
Un abbraccio grandissimo
Joh
Nel caso del racconto della tua estate: Cosa hai trovato cambiato rispetto al passato?
Cosa é cambiato di Te?
Koan " il maestro chiese al monaco cos'é che muove la bandiera? Il monaco disse: E' il vento che fa muovere la bandiera; ma il maestro con tutta calma rispose: Considera che possa essere la tua mente a farla muovere !"
Molto bello e figurativo il tuo racconto e la foto d'ingresso, segno di serenità.
Si è proprio la serenità che ha dettato lo scritto di questo post.... come il lento scorrere dell'acqua.
Vorrei poter dire che la calma mi ha cambiata e l'acqua mi ha pulio l'anima ma la vita ci pone costantemente di fronte alle correnti dalle quali spesso non è facile trovare l'equilibrio.
Ecco cosa ho trovato: lo spiraglio per intravvedere il mio "centro"
bene! sono felice di aver capito male allora!
ha ragione nicole... la vita è fatta da tanti cicli, ci si ripassa sempre nei luoghi e nelle situazioni.
e nessuno ci vieta di fermarci al momento opportuno
Un sorriso per una serena giornata.
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aiuta a cogliere
d'agosto poi...
sembra che l'aria sia più raffinata
e suoni e visioni
vi vibrano dentro
...casa
starai lontana per un pò
ma ci tornerai spessissimo col cuore
E' vero, la luna d'agosto è davvero magica!
Ti abbraccio
Joh
L'acqua è il mio elemento e combinata con i mille toni del verde degli alberi riflessi sul suo specchio, hanno creato un'atmosfera indimenticabile!
Un abbraccio
Joh
I prati si rintanavano sotto una coltre scura, un mantello d’argento ricamato dall’umidità che esalava dai loro stomi a conciliare il riposo nella complice notte.
Il fischio della civetta rendeva meno opprimente il silenzio, mentre le potenziali vittime si allertavano allora e guardavano attente, l’occhio e i muscoli tesi alla tana, al volo che leggero si librava sui tetti e faceva inquieto l’apparente sonno delle case.
Il lento scorrere del fiume dettava il confine fra sogno e realtà nell'offrirsi solenne al presente, dal suo imperscrutabile procedere da un’origine lontana e misteriosa.
Ogni piccolo anfratto era saturo di un perfetto equilibrio tra lacrime d’acqua, pungenti e fredde, e il chiarore calmo della luna, discreta sorella di questa magica notte d’estate.
Un paese che dorme, i sogni della gente dispersi fra le lenzuola sgualcite dal sudore a confortare il riposo di chi vive solo di poche speranze, da contare sulle dita di una mano stanca, ricca di tante perle di gioie e dolori .
Notte d’estate, notte di un mondo che continuamente sorprende mentre tutto d’attorno è in attesa.
Starà via per un po’, piccola casa,… forse tornerà qui … forse no, ma tu resterai sempre in lei.
:) :) :)
.... un racconto a 4 mani? :o))
Joh
p.s. l'hai reso meno malinconico laddove la mia malinconia è però solo profonda serenità.
Grazie!
ti abbraccio fortissimo
Lilly
Sono felice che tu abbia ritrovato un angolo a te caro nelle mie parole. Io sono rimasta affascinata dalla lentezza di quel fiume e dalle tonalità di verde che su di esso si rispecchiavano. Ci vorrebbe un pittore per descrivere la sensazione, ma sono felice che sia riuscita a farti sognare un pò!
Un abbraccio
Joh
Va...meglio che finisca qui altrimenti mi commuovo. sono una inguaribile romanticona.
ahahahah
bacio
Lilly
Joh
E rimane lo sciviolare dell'acqua che riporta la mente alla fluidità delle cose, al continuo cambiamento di esse, ma dire di noi stessi giorno dopo giorno.
Mi sono talmente immerso nelle tue scarpe che mi è venuta voglia di giocare =)
Si amico caro, è proprio così. La pace e la serenità di quell'atmosfera quasi irreale mi ha rigenerata.
Un abbraccio
Joh
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buon fine settimana anche a te Key
Io forse tornerò su quel fiume.....
Joh
Ho paura di vivere costantemente in questa terra di confine e ti dirò che non mi dispiace. Sogno, realtà, chissà se esiste una differenza sostanziale.
Un abbraccio
Joh
I confini li determiniamo noi per un vizi mentale che gli altri essere viventi non hanno: LA RAZIONALITA'.
Basterà vivere spontaneamente...niente confini, niente mente.
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