Ci risiamo
E' tornata, la sottile agitazione.
Quella che mi teneva insonne a guardare lo schermo spento del televisore.
Quella di qualche anno fa. Quella di quando aprivi i quotidiani ed ogni volta giungevano notizie sconfortanti.
Il panico... bieco ed infido compagno.
Non per me. Io vivo in un paese dove tutto pare tranquillo, dove la pizza, la mafia ed il mandolino sono le nostre carte di presentazione all'estero.
L'estero.
E' quello che mi spaventa.
La mente, terribile compagna, attiva, a volte troppo. Arriva prima del ragionamento costruttivo, vola ed immagina tragedie. Non posso razionalizzare, è più forte di me.
Ma come essere tranquilli in un momento dove l'effetto domino delle guerriglie e delle rivolte era già nell'aria.
E tu rivivi i momenti in cui la sentivi al telefono, serena, che cercava di calmarti, mentre in lontananza gli spari dei fucili si facevano sentire.
L'Africa... un mondo meraviglioso dove la morte gioca con l'uomo, tenendolo saldamente per mano, dove la terra si mischia al sangue delle madri e dei padri ancestrali, dove il sole ha prosciugato l'acqua ma non le riserve... di greggio.
Ecco... di nuovo quella sottile angoscia. Gli articoli dei giornali sparati in faccia dagli amici, per informarti non sapendo che queste sono le ultime notizie che vorresti sentire, perchè ti spaventano.
E devi star zitta per non inquietare. E devi trovare le parole giuste per cercare di capire come stanno. E devi nascondere gli avverbi per sapere se loro sanno cosa sta accadendo...perchè spesso gli italiani all'estero sono gli ultimi a sapere.
Una data, una scadenza. Come si può vivere con una scadenza nel calendario?
Stai serena, mi dico. Si, devo stare serena.
Scrivo, mi sfogo, ho paura. Una paura senza senso ma non posso far molto e non potrei far molto comunque. Io qui, loro li. Tutti. Grandi, piccoli e piccolissimi.
Incollata ai giornali, col cuore che batte... per i suoi figli.
Commenti
non so se quello che sto per scrivere ti potrà servire...per gli eventi da te descritti. Certo quando si parla di persone care...figli,nipoti e nipotini, ecc. ci sta tutta l'emotività di un genitore: di madre.
Tuttavia, la vita bisogna accettarle e governarla nella sua totalità per quella che è, e non sempre per come vorremmo che fosse
Nessuno può fare la strada per noi. Ognuno deve percorrerla personalmente...non c'è possimilità di mediazioni!
Tutto quello che facciaamo nella vita, forma una strada...i nostri comportamenti,le nostre relazioni, i nostri affetti - tutto questo diventa strada sulla quale camminiamo.
Ci sarebbe da discutere a lungo su argomenti e avvenimenti di questa natura...allora cerco di concludere dicendo che "la maturità fa anche accettare tutto questo". Non possiamo viaggiare lungo un sentiero e pretendere di stare su un altro. Camminando in una certa direzione, è inevitabile allontanarsi dall'altro.
La Stra che ognuno di noi percorre diventa inconsapevolmente la " Nostra Via(Tao) Personale".
Lo so bene che il cammino è il loro così come la strada sulla quale camminiamo è la nostra. Non voglio interferire ma preoccuparsi dell'imponderabile è umano quando si è genitori soprattuttto quando le vicende sono indipendenti dalla volontà altrui... anzi, in mano alla folla che a pieno diritto manifesta il proprio malcontento.
Lo so che ognuno ha il proprio destino ... ma quando capita di sentire il pericolo è difficile trattenersi e far finta di nulla.
Joh
Ma non per questo è meno doloroso, o lancinante.
Lascia che il cuore batta. E la speranza risuoni.
Non mi abituerò mai a far finta di nulla... sono emotivamente aperta! :o)
Un abbraccio grande
Joh
Ricordo, ai tempi di scuola, purtroppo non rammento il professore, che ci disse di non temere questo o quello, tra i politici o le potenze politiche. Quelli che temeva erano, fuori da ogni sospetto all'epoca, i fanatici religiosi. Quelli che piegano i dogmi della religione ai loro perversi scopi, di violenza e rabbia.
Del resto è sempre stato così; prima in Occidente, ora in Oriente.
Triste fato quello umano.
Un sorriso per un sereno fine settimana.
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Forse sono stato frainteso?
Leggendo il tuo commento "mi" faccio una domanda - se si invertono i ruoli tra le parti, come mi comporterei, che risposte darei, come gestirei tale situazione...? sarei capace di rinunciare alle mie aspettative?
Sinceramente non cercherei la scorciatoia della razionalità, tuttavia cosiderei la cosa dal "mio" punto di vista.
Spero mi scuserai per questo commento...sono genitore anch'io e so che genitori non si diventa mai, se non alla fine di se stessi, e magari per sè stessi...?
Buona giornata.
Si il fanatismo religioso è sempre stato portatore di guerre e sangue. Se poi ora lo si mischia alla povertà ed all'insoddisfazione generale ci porta a vivere seduti su una "bomba ad orologeria".
Speriamo...
Joh
...nella lettura dei giornali
il nutrire quella immensa
eppur fragile speranza
la follia dell'uomo
nell'esercizio di potere
E lo sappiamo bene, quell'uomo è un pazzo!
Joh
Un sorriso per una serena giornata.
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Forza... e ricorda che c'è sempre chi veglia su di noi e i nostri cari.
Certo se le cose peggiorassero..meglio l'Italia e la vita.
E' che posso confidare solo sull'intelligenza umana!! Un bel guaio! ;o)
Joh
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In fondo Antonio Gramsci dice giustamente che " I giovani sono con i lavoratori la forza motrice del cambiamento delle cose "; a noi basta partecipare e crederci fino in fondo.
eros...
in Egitto forse.. ma mia figlia è a Tripoli...
Joh
Un sorriso per una serena giornata.
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