A parte tutto

A parte tutto, la vita è davvero incerta.
Credi nella tua onnipotenza, credi di essere invincibile. Accumuli tutto quello che ti è possibile. Come una formica. Una cicala almeno, per quel poco, se la gode la vita.
Sistemi la tua famiglia. Sistemi gli amici. Sistemi casa come fosse una cassaforte. Tutto chiuso. Meglio non vedere cosa c'è dentro.
Viaggi per il mondo? No. Viaggi solo dove sono i tuoi interessi, assieme ai tuoi cari vecchi amici. Quelli che da anni lavorano con te, prefiggendosi lo stesso traguardo. Quale? I soldi.
Motore unico e senza avversari. Una manciata di denaro. Una cascata di denaro.
Tutto attorno riluccica. Le porte, i tappeti, le scale. Metri, chilometri di velluto ti attutiscono il passo. Tutti i giorni. La stessa vita. Ma tu hai il potere. Quello che ti è stato concesso fra una partita a briscola e l'altra, con la stessa comune terra nei piedi. Un prete ed un ladro, mano per mano, l'uno con l'altro.
Denaro, potere, sentore di immortalità.
Le grandi conquiste, l'eccellenza, il potere che ha la tua penna sulle carte ufficiali.
Ecco. Ora paga per quella tua firma. Paga per bene... ma soprattutto stai zitto, ora sai troppo.

Sparati un colpo... prima che sia troppo tardi.


A parte tutto... mi spiacerà molto non vederti più in piedi al banco del bar a bere il caffè.
A parte tutto...

Commenti

Uriel ha detto…
Quanta rabbia....
Il testo è un po' ermetico per chi non è a conoscenza dei fatti, ma le emozioni che ti agitano sono chiarissime!
Gio ha detto…
Ti ho pensato, ovviamente.
Sembra di essere tornati indietro di 20 anni, ai tempi di Gardini et similia.
Ciao!

Gio
keypaxx ha detto…
Il business. Gli uomini di affari. Persone che ti guardano dall'alto verso il basso. Spesso dimentichi che, alla resa dei conti, finiamo per essere tutti uguali, al termine.
Un sorriso per una serena serata.
^______^
johakim ha detto…
@Uriel

Rabbia e sgomento. La vita, a prescindere da tutto, è la cosa più sacra che abbiamo... assieme all'amore.

Joh
johakim ha detto…
@Gio

Lo pensavo anch'io ieri. Sono senza parole.

Joh
soloenne ha detto…
la vita è una scelta giorno dopo giorno
tra l'essere e l'avere

tu scegli di ricordarlo al bar
mentre beve il caffè

ieri ho pensato
l'hanno suicidato
con una ridda di pensieri in accompagnamento

...anch'io per vie traverse
sono legata all'istituto
johakim ha detto…
@Nio

E', a parte tutto quello che può esserci di buio nella sua vita, l'aver messo in condizioni così disperate un uomo. Non doveva parlare... non avrebbe potuto.

Joh
JFK ha detto…
Ci sono persone che entrano stabilmente a far parte del paesaggio quotidiano, talvolta come semplice tappezzeria, quinta scenica che incornicia avvenimenti e figure sulle quali la nostra attenzione maggiormente si concentra.
Ma quando una di loro improvvisamente si sottrae alla vista, ecco che acquista spessore, si stacca dalla cornice per assumere un ruolo di primo piano.
Paradossalmente, è la mancanza che fa acquistare importanza.
Restiamo increduli, come se, affacciandosi al balcone, scoprissimo che la linea dell’orizzonte ha mutato profilo.

Buon we Joh :))
johakim ha detto…
JFK
Eccome se ha mutato il profilo l'orizzonte!
Grandi stravolgimenti ed acqua che ha superato gli argini lasciando allo scoperto dondamenta nascoste.
Ma a prescinde dai danni causati, dall'arricchimento quasi maniacale, dalle manie di grandezza, dai conti più o meno leciti... non si deve mettere una persona in condizioni tali da togliersi la vita. Soprattutto perchè "chi è senza peccato...." e qui di pietre ce ne sono molte che non verranno mai lanciate...

Joh
keypaxx ha detto…
Whops... ma non avevo lasciato un commento qui? la mia senilità avanza...
:(
Un sorriso per un sereno fine settimana.
^_____^
Anonimo ha detto…
Mi dispiace leggere tutta questa sofferenza..
Ma la rabbia, da quella che ho intuito essere la sorgente, la condivido. La vita è sacra.
Libby
nonno enio ha detto…
accumulare qualcosa per non dover da vecchio andare a cercare l'elemosina, ma mai avere dei rimpianti e dire se avessi vemtanni...trent'anni farei questo, quello. Non bisogna mai avere rimpianti sopratutto se ti capita una bella gnocca...
keypaxx ha detto…
Felice nuova settimana con sorriso.
^___^
johakim ha detto…
@Nonno Enio

Non credo che accumulare possa essere una ragione di vita. Non a 20 nè a 30 anni. Credo si debba lavorare per avere una vita serena... senza che essa ti costringa a prendere una pistola in mano. Il denaro non merita la morte di nessuno... nemmeno per tutte le gnocche del mondo.
Se vorrai passare ancora di qui... usami la cortesia di un commento senza epiteti, te ne sarò grata.
Joh
keypaxx ha detto…
Bello il nuovo template.
Un sorriso per un sereno fine settimana.
^______^
keypaxx ha detto…
Eccoci. Pronta al ritorno del gran caldo? dicono sia una questione di pochi giorni. Speriam l'afa però ci risparmi.
Un sorriso per la nuova settimana.
^_____^
Nicole ha detto…
Ho compre a cosa ti riferisci, ho seguito la cosa. E se ho compreso bene il problema è che quel gesto trascina altro nella corrente, anche chi non c'entra per nulla.
Hirmengard ha detto…
Mi è molto dispiaciuto sentire quella notizia. Anche perché era un uomo "di casa" per me. Nel senso che ne sentivo parlare ogni giorno da mio padre, che lo incontrava abbastanza spesso.
Completamente lontana dal sapere la verità, so solo che ha costruito un impero della ricerca, eccellenza in Italia e -come si sa- la ricerca non da' i suoi frutti al momento dell'investimento. Che comunque ci sono e sono evidenti. Basta vedere la struttura e chi ci lavora. Al contrario di chi -in Italia-sperpera per sè stesso e poi schiavizza gli italiani per pagare.
johakim ha detto…
Ciao Hirmengard
So bene che lo conoscevi... molto più di quanto lo conoscessi io.
Passato il primo sgomento, ora rimane la rabbia. Quella nei confronti di chi ha creduto di poter speculare "anche" sul lavoro degli altri.
La frase che costantemente ci frulla in testa è: "dov'era quella grande famiglia per la quale abbiamo lavorato? Dove sono quegli uomini che credevamo padri e fratelli nel comune intento di dare al mondo cura e ricerca?"
Ma soprattutto... dove sono andati a finire i soldi che abbiamo ottenuto col nostro lavoro e la nostra fatica?
Ti assicuro che la voglia di veder "sparire" da qui tutti coloro che hanno approfittato del lavoro di infermieri, medici, ricercatori, di tutto il personale, dal più umile dei lavoratori, è grande!!
La paura di esser costretti a licenziare collaboratori e borsisti (il 90% del personale e nel caso dei laboratori di ricerca questa è davvero una paura enorme) per mancanza di fondi - e pensa che la ricerca è auto finanziata, non è un costo per l'ospedale...- con la conseguente chiusura del laboratorio, è davvero un immagine devastante.

Certo... la sontuosità dell'università, la cupola più grande di 1 metro rispetto a San Pietro, l'edilizia, l'editoria, i campi di mango, la flotta aerea.... ma a che scopo??? Per essere i "più grandi"?? I migliori???
E' l'uomo che fa la grandezza! E' il medico, il ricercatore, l'infermiere...!! Il resto è tutto fumo negli occhi. Anzi.... una folle, misera mania di grandezza pagata cara ora da tutti quanti noi.

Un abbraccio grande
Joh
Hirmengard ha detto…
L'eccellenza c'è e non si vede nell'angelo dorato o "nell'immagine" complessiva della struttura e del suo circuito economico, immagine tanto odiata perché puzza di spreco (e non dico che non ci sia) ma anche tanto amata dagli investitori che la vogliono eccome per fidarsi. L'eccellenza si vede e c'è ed è un fatto indiscusso per occhi esterni come i miei e come quelli di decine di pazienti e familiari e operatori di diversi settori che sono finiti per i loro motivi lì. Tutti concordi a definire il San Raffaele l'eccellenza e non certo per l'immagine, ma per il ricercatore, il medico, l'infermiere.. insomma,per quanto mi riguarda, nella mia esperienza e nelle parole che molto spesso ho sentito direttamente dal Don, l'eccellenza è sita nel lavoratore, che è "umano" e competente, perchè il paziente è un Cristo sofferente e merita di essere guarito. Guarito lui, il paziente e non la malattia! La persona diviene il "motivo", non c'è il puro accanimento contro il male passando sopra al malato. La riqualifica della vita umana è sempre stata l'obiettivo da raggiungere con manovre che possono essere sembrate esagerate, che possono anche essere state sbagliate. Ma l'intenzione è lì in evidenza, l'intenzione è diventata eccellenza. E per un paese come il nostro è moltissimo.
johakim ha detto…
Sono assolutamente d'accordo con te in questo fatto salvo una questione che da qualche tempo ha "dirottato" questo spirito solo ed unicamente sulla grandezza materiale e questo proprio da colui che riteniamo tutti il "padre" di questa eccellenza. Purtroppo amica mia, negli ultimi tempi questo voler essere più bravi, più famosi, più grandi ha accecato l'uomo deviandolo quasi totalmente dall'obbiettivo finale: proprio l'ammalato. Ed allora si è speculato sulle degenze, si è costretto gli operatori a turni massacranti, si è prosciugato il fondo finanziario della ricerca (in maniera occulta) a favore di investimenti che avevano come solo ed unico scopo quello dell' "avere" e non più quello dell'"essere".

Io non sono sicura che una flotta di BMW o la cupola sulla testa degli studenti renda il malato più felice... di sicuro lo rende felice quando chi lo assiste lo fa con professionalità e passione.

Sai... ora stanno per finire a magazzino le scorte di disinfettante ed altri dispositivi medici di prima necessità... ma "qualcuno" si è incaponito nel voler pubblicare per l'ennesima volta un libro che nessuno leggerà (vuoi sapere quanto costa pubblicare e poi trasportare al macero tutto l'invenduto...??).

Io credo nei medici, nei ricercatori, negli operatori sanitari, negli studenti ma, permettimi, ho smesso di credere nella buona e totale "fede" di alcune persone.
Hirmengard ha detto…
Purtroppo gli investimenti si fanno coi soldi e i soldi si fanno coi soldi e con l'immagine dei soldi. Se avessimo un mondo come noi lo vorremmo, beh non servirebbero nemmeno gli ospedali. Se poi entra il Vaticano, meglio che sappiate già di aver l'anima al diavolo tutti quanti..
johakim ha detto…
Un conto è investire per uno scopo finalizzato alla missione che ti eri proposto e tanto appassionatamente avevi voluto ed un altro conto è investire per scopi personali. Permettimi Hirmengard questo mi disgusta non poco. Ti dirò con più tranquillità quando non rischierò la cassa integrazione a causa di un manipolo di filibustieri.

...A noi l'anima l'hanno rubata già da qualche anno.

Ste

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