VUOTO PER PIENO
Parole, versi, successione di suoni. Realizzazione, materializzazione, contrasti ed avvicendamenti. Giornate incartate da un respiro poco profondo, quasi sospeso su di un filo invisibile ... aria ... fresca, pungente, vitale.
Bolla invisibile, leggera, intrisa come carta assorbente di un inspiegabile voglia di essere vuota. Sentire i contorni del cuore e di un anima fisica espandersi fino allo spasmo, senza pareti, come un vuoto materico ... senza principio e senza mai fine. Un sogno vissuto ed una impalpabile realtà. Dicotomie di bianco e di nero, laddove i colori prevalgono.
Come descrivere un vuoto stracolmo di tutto? Come parlare di ciò che è impossibile dire? Come trasmettere simboli di ciò che in realtà non sappiamo ma che fan parte di noi?
Ecco che come una bolla di vuoto mi espando come fossi soffiata dal vento. Ecco che i sottili contorni non sono mai stati chiusi. Ecco che i pesanti fogli di carta e di gesso si staccano, si sciolgono, svaniscono lasciando il mio vuoto cantare.
Non ho timori nel perdere, non ho rimpianti di quello che ho dato. Libera sfera nell'aria pungente d'inverno, tanto il sole mi è dentro... in questo vuoto impalpabile, che non so raccontare, ma che è un immenso frammento di me.
Non mi manca nulla perchè non sono nulla. Non mi manca nulla perchè se dovessi pensare di chiedere avrei già perso l'occasione per vivere. Non ho nulla da chiedere perchè avere non ha nessun senso per me. Non ho e non vorrei mai avere. Mi basta sapere che posso sognare e volare nel sogno... mi basta sapere che sono parte di un incredibile vuoto infinito, nel cui interno ho trovato un frammento di te.
Commenti
...hai una voce armoniosa
nel tuo cantare
Amica mia... sai quanto è vero ciò che dici? Non per l'apprezzamento del quale ti ringrazio, ma perchè quando scrivo ho "bisogno" di sentire suonare le parole, devono poter cantare come una melodia. Se non sento questo "canto" in testa... le parole non scivolano nelle dita, ed io non scrivo.
Grazie per la tua delicatezza
Joh
Credo che il mio "sentire" sia universale e non collocabile in particolari discipline (sono una figlia dell'istinto senza regole precise... forse per certi versi più vicina alle filosofie orientali ma preferisco definirmi una semplice ricercatrice).
Credo che il nostro Essere (la nostra essenza) non abbia e non debba avere dei limiti o delle chiusure. E' vero che siamo materia, ma la materia è fatta di ben altro. Il nostro corpo è idealmente costruito sopra questa Essenza. Io sono quindi "un vuoto" solo perchè sono certa di essere parte di un "tutto" sconfinato.Hai ragione nel dire che se un frammento esiste esso è anche materia ma... prima di togliere tutto ciò che è inutile ci vuole del tempo...
(non è facile spiegare... scusami)
Un abbraccio
Joh
Anche sui tempi dello scrivere; mi pare che tu cerchi la concretezza quando scrivi:
"Ecco che come una bolla di vuoto mi espando come fossi soffiata dal vento. Ecco che i sottili contorni non sono mai stati chiusi. Ecco che i pesanti fogli di carta e di gesso si staccano, si sciolgono, svaniscono lasciando il mio vuoto cantare.
Non ho timori nel perdere, non ho rimpianti di quello che ho dato. Libera sfera nell'aria pungente d'inverno, tanto il sole mi è dentro... in questo vuoto impalpabile, che non so raccontare, ma che è un immenso frammento di me."
Penso che è un susseguirsi di domande-risposte che dai sul tuo cammino, alla ricerca di certezze
Credo che porsi delle domande e cercare in me stessa le risposte sia la strada principale da percorrere. Le sensazioni che mi giungono mi portano ad avvicinarmi, a completarmi, a capire ed a interiorizzare.
Le certezza, se mai dovessero arrivare, significherebbero in un certo modo "l'arrivo": magari!! :o)
Grazie delle tue parole e della tua attenzione!
Joh
Chi ha conosciuto il Vuoto(L'UNO) sa che da lui proviene il potere e come dirigerlo.
Trovo molto libero questo scritto, puro spirito, senza le barriere che spesso ostacolano il sorgere di un sentimento, le parole sembrano giusto una via sul quale i sentimenti si appoggiano per uscire e muoversi :
Paolo
Benvenuto Paolo.
on è nella mia natura ostacolare i sentimenti ed hai ragione quando dici che la parola, o lo scrivere, sono per me il giusto veicolo... mi piace sentire suonare le parole, mi piace il loro vibrare.
Grazie del tuo commento
Joh
Paolo
Ps: grazie per la drizza sulla e-mail, è davvero da poco che traffico con il blog e non ho ancora ben chiara la funzione di alcuni flag :) e non solo :)
Un vuoto immenso nella pancia dell'universo. Dove non c'è suono, per chi non sa ascoltare. Dove non c'è rotta, per chi non sa navigare. È un percorso personalmente diverso.
Un sorriso per il fine settimana.
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Provo sensazioni simili, talvolta, ascoltando la ridda di suoni e di voci che è ospitata dal silenzio.
Il silenzio ha davvero in sè una moltitudine di suoni. La natura ne è impregnata. Ed anche in una stanza vuota puoi trovare l'onda del silenzio rifrangersi sulle pareti.
Grazie delle tue parole... sempre confortanti.
Un abbraccio
Joh
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Un abbraccio.
"Cielo e terra..solo un'illusione"
Anche a me da bambino piaceva sognare e far volare la fantasia in una sfera tanto fragile quanto impavida esploratrice.
E ancora oggi ai giardinetti ruberei l'acqua saponata per farne una grande come sono cresciuti i sogni.
Intanto te ne mando una con un abbraccio.
JFK :)
Le bolle di sapone affascinano da sempre sia i più piccoli che i grandi. La trasparenza ed i riflessi dell'arcobaleno, la leggerezza e la solida fragilità... noi, in definitiva.
Questo siamo, un soffio d'aria piene di un unico grande soffio.
Un abbraccio anche a te
Joh
Dicono arriverà il freddo.
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Un caloroso sorriso per l'inizio della nuova settimana.
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Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso volere d'essere niente. A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.
Ti abbraccio sinceramente...
Un sorriso per un sereno fine settimana.
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Ti lascio perciò un caldo sorriso.
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Guardiamo con fiducia al prossimo inizio con un caldo sorriso.
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Per ora ti lascio un sorriso per il fine settimana.
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Un sorriso.
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