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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

La petite madeleine

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati madleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della  madleine . Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita… non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Se

Antologia "Parole di pane"

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Finalmente è nato e ve lo presento "Parole di pane" Grazie a chi mi ha spronata, grazie a chi ci ha creduto, a chi mi ha accompagnata da lontano ed a chi ha accettato il mio invito. Grazie a chi c'era, a chi si è commosso,  a chi mi ha fatto commuovere, a chi ha condiviso con me le parole tutte le parole... di pane. Grazie anche a voi  Joh