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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Fragili costruzioni

Non possiedo. Non ho predisposizione al possedere alcunchè. Non ho la necessità di sentirmi sicura sapendo di avere qualcosa di mio, qualcosa di materiale. Ho una casa, o per meglio dire, sarò completamente una padrona di casa fra qualche decennio. Ho inziato a pagarne i primi mattoni da poco. E' mia. E' la rappresentazione della mia nuova vita. Davvero è così? E' ciò che ho, che posseggo, che definisce la persona che sono? E' certamente il posto dove svegliarmi, compiere gesti quotidiani, adornare secondo un immagine che mi faccia star bene. Il luogo dove sognare, aprire gli occhi al sole oppure chiuderli fra una goccia e l'altra d'acqua piovana, brillante dal mio lucernario. E' il debito che ho verso la vita, il mattone sicuro a rappresentare me stessa? Si, la casa è importante. E' il luogo dove tornare e stare al sicuro, sognare, accogliere. Ma è casa ovunque io possa sentire il mio corpo vibrare. Fosse anche sul ciglio di un fiume o nel vento d'

UN EURO PER IL GIAPPONE

E' una buona iniziativa. Se vi interessa potete riportare il link sulla vostra pagina, contribuire con uno scritto ed aiutare la popolazione giapponese. Un abbraccio a tutti. Joh http://www.autoriperilgiappone.eu/?page_id=794

FERMATI!

Fermati! Fermarsi per qualche istante, respirare profondamente, con tutta la calma possibile. Sentire la brezza dell'aria accarezzarci le guance, morbidamente, come le mani di un tenero amante. Sedersi sull'erba, farsi pervadere dall'odore intenso dell'umida terra che ci entra nel corpo ed avvertire un intensa sensazione di pace, lunghissimi istanti di pace assoluta. Guardare le nuvole rincorrersi alte nel cielo e sentirci sospesi fra i loro racconti mutevoli, immagini bianche di favole perse nel tempo. Il vuoto assoluto. Non un pensiero a stordirci la mente. Solo il caldo abbraccio del vento. Sentirsi orfani del nostro dolore, in un intenso e languido abbandono, come se anche noi fossimo parte del vento, del sole, del granello di terra. Provare a sentire stupore nel vedere il rientro delle rondini a casa, come se il loro migrare ci appartenesse, figli di un comune universo. Eccoci, parte della natura, stelo del fiore, acqua nel fosso e gemma sul ramo. Prim

La solitudine delle grandi menti

Sentirsi soli, cosa significa? Forse avere paura del buio? Forse sapere di non avere un futuro, o forse aspettarsi che qualcuno ci risollevi e ci riporti verso qualcosa, una cosa qualsiasi ma che rappresenti l'amore? Amore, una parola bistrattata, usata spesso come stendardo, quasi si fosse noi soli dalla parte dei giusti e tutti gli altri fossero il nemico. Non siamo amati, nessuno ci vuole, reietti di una società senza principi. E' questo l'amore? Avere qualcuno che si occupi di noi? Che ci accompagni silenziosamente e che ad un nostro cenno ci riempia le nostre voragini? Lontana dall'essere maestra in fatto di amore, sento la pesantezza di chi sventola il proprio vessillo luttuoso, il proprio bisogno . Volere amore, volere comprensione, volere a tutti i costi... ed essere sordi e ciechi ad ogni piccolo approccio, tanta è la nostra superiorità, tanta è il nostro egocentrismo. Dolore. Certo, si prova dolore e disperazione. Come non condividere la sofferenza di

Donne in rinascita

Più dei tramonti , più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna ricomincia sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finiva più, che ti stavi giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina era un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che decidevi se eri all'altezza o se ti dovevi condannare. Così ogni giorno; e questo noviziato non finiva mai. Ed eri tu che lo facevi durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rima

Sensazioni... solo sensazioni

E come non fidarsi del proprio istinto, quando lo senti scorrere nelle vene come se fosse lava incandescente? Guardi la tua vita, spettatrice pagante, proiettata sullo schermo. Colori forti, colori a cera e la musica che a tratti accompagna le immagini. Ecco, in poche riprese tutto ciò che ti è accaduto in un percorso di un anno ma che ha avuto il fremito di un battito d’ali. Un clic… e tutto è avvenuto. Tempo illimitato, tempo sfuggente. Come non capire quanto importante sia stato questo istante infinito? Come non essere felice dei momenti struggenti e di quelli esaltanti? E’ capitato a me. Non posso che esserne grata. Vedo le immagini chiare, gli eventi, le conquiste ed il dolore scivolare via, cementificando le fragilità e sciogliendo la durezza del mio animo. Davvero ho fatto tutto questo? Davvero tutto questo è accaduto? Pochissimo tempo e tempo senza confine. Ho imparato a sorreggermi, sto imparando a vedermi con occhi diversi, sto guardando un immagine chiara che p