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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

i giorni di festa

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Parlatemi, fatemi ridere, portatemi in giro, raccontatemi cose. Sento il peso dei giorni di festa, quando non si trova nulla da fare e te ne stai seduta sul divano a guardare le foglie degli alberi ingiallire. Il mondo fuori corre. Non è solitudine, è voglia di fare qualcosa. I fogli da disegno non sono qui ed io ho bisogno di colorarmi la vita. Ho anche pianto un pochino, con discrezione. Quando parlo del dolore provocato dai figli non mi so trattenere. Imparerò ad esser più forte. Fantastico, pensando alle persone che mi stanno vicine. Penso alle loro domeniche, a queste ultime giornate di sole, alle feste in campagna, alle consuetudini di chi resta in famiglia. Famiglia... una parola che riesce a commuovermi ancora. Non mi dite che non siete felici, oppure ditelo ma datemi il modo di poter controbattere . Io non ho argomenti da sostenere in questo momento perchè non posso portare un esempio di vita vissuta in comune ... ne sento solo il bisogno. Ma ho anche bisogno

Bianco-Grigio-Nero

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Bianco Sole, tepore, il verde degli alberi che cambia e diventa più intenso. Gente che cammina senza il peso dell'afa sulle spalle, bambini che giocano ancora nei prati lucenti. Grigio La stagione di mezzo, il mattino senza più luce, la voglia di starsene a casa nel letto. Nero L'umore che cambia, il ritorno nel posto che non ha finestre affacciate sul mondo, le solite facce che girano attorno e non ti dicono nulla di nuovo. Bianco Voglia di nuovo, finestre che s'aprono sui tuoi sogni sopiti, pareti che sanno di fresco, piccole foglie che ancora spuntano dai vasi di fiori, progetti e disegni aperti davanti ai tuoi occhi. Grigio Sensazione di occasioni che scappano dalle tue mani, sentirsi sbandare su un terreno scosceso, attendere senza poter far qualcosa per chiudere i conti, giorni che passano lenti. Nero Paura di un futuro imminente, voci che urlano odio e ti spezzano il cuore, crepacci di ghiaccio attendono che il tuo passo si faccia insicuro, il buio,

cosa do via.... cosa tengo

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Faccio una lista, una semplice lista di quello che non serve a farmi felice e di quello che invece voglio portare via con me. Sembrava difficile all'inizio ed ammetto che mi spaventa ancora questa corsa ad alta velocità ...eppure mi rendo sempre più conto che la moneta che sto ricevendo in cambio è lucente ed immensamente appagante. Ho una collezione di cavalli, ne ho parlato spesso nei miei scritti. Sono tanti, fatti di materiali differenti, alcuni anche molto preziosi. Hanno rappresentato per una vita intera lo spirito che sento nel profondo dell'anima: libera, forte, veloce, colorata, fedele ai miei principi. Ho passato gli anni a chiudere i miei cavalli dentro ad una vetrina. Li ho osservati, puliti, messi in fila con ordine... li ho imprigionati. Devono poter andar via... ognuno per la propria strada.... loro e me. Ne conserverò tre, il numero perfetto, ma solo perchè hanno impressa l'impronta di mio padre sulla loro schiena. Nel nuovo spazio che sto immagi

L'ultima strada, l'ultimo incrocio

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Ho percorso strade difficili, viali alberati, sentieri scoscesi e fantasiose scorciatoie. Spesso mi hanno condotto verso luoghi sereni, dove colori brillanti spiccavano nelle lunghe giornate d'estate. Atre volte ancora mi son ritrovata in luoghi intricati dove il grigio ed il nero sembravano essere l'unico tono di fondo. Viaggi infiniti, mete diverse, destino che s'apre alla vista e tonfi nell'acqua salata... scelte .... percorsi, ma soprattutto occasioni. Ecco, se perdo di vista questa strada maestra è facile che che dall'oggi al domani qualcuno mi spinga facendomi tremare le gambe... ed il cuore si ferma, il passo comincia a mancare. Violenti scossoni mi fanno riprendere dal lungo torpore, mi chiamano urlando il mio nome. Ed ancora una volta, malgrado l'angoscia che riempie le vene, mi sento racchiusa da qualcosa che non posso descrivere ma molto assomiglia ad un abbraccio d'amore. Occasioni, strade che s'aprono malgrado la vista annebbiata

Una moneta per i tuoi pensieri

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Ho voglia di piangere. Ne sento il bisogno, la necessità. Voglio annegare nelle lacrime, toccare il fondo e risalire lavata, pulita. Voglio sentirle scendere calde, salate, non voglio fermarle. Di solito faccio fatica, non riesco nemmeno a far colare il trucco lungo le guance. Piango quasi a secco. A volte mi invece mi riesce, quando sono sola nel letto, qualche goccia sul cuscino così... come se fosse una pillola per dormire...da prendere senz'acqua però. Ho bisogno di piangere. Magari mi concentro e penso a qualcosa di triste, di melodrammatico.... magari penso alla mia vita, non si sa mai servisse a qualcosa. E mentre penso a cosa potrei fare per togliere questo macigno, le dita scorrono sulla tastiera ed i pensieri prendono il sopravvento sul cuore. Non escono... si congelano, rientrano da dove sono venute, lacrime di gomma. Se ne sono andate, disperse chissà dove assieme alla capacità di sentire i sapori, anche quello della vita. Domani sorrido, ne sono capace. Dom

Parole e Fantasia

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Uno di fronte all'altra, l'aria appena mossa sopra al soffitto, un raggio di luna attraversa la stanza e una luce d'argento accarezza le mie labbra socchiuse. Dare un nome alle cose non serve e fiotti di lettere esplodono in aria come luci nel cielo. Potenza e dolcezza delle parole mi inondano come acqua di mare e mentre urlo la voglia di vivere che nascondo dentro le mani mi lascio cadere nel vuoto. E la voce che affoga in questo lago di schiuma dorata, mi sveglia, mi culla, mi dipinge un ritratto di te. Ascolta... è la musica delle parole. Ora forti, ora intrise nello zucchero a velo, colpi di suono abbattono le porte della ragione e ti lasciano senza respiro. Frasi lasciate su caldi cuscini e raccolte fra le mie mani, come culla di delicati pensieri, bolle di vetro sottile. Ascolto priva di forze, la mia anima perdersi nelle righe di una favola folle. Lava rovente e pioggia di stelle circondano sillabe nuove, ritmiche strofe che tingono a tratti decisi le