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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

La voce delle case

Ho addosso odore di cantina. Il sole mi sta riscaldando ma quando si entra nell'ingresso, già si può avvertire la frescura che trasuda dalle pareti. Vecchie mura di pietra, qualche crepa che stende le sue dita dal soffitto bianco di intonaco. Le travi di legno scricchiolano ogni tanto. Hanno addosso il peso degli anni, testimoni silenti del della vita che passa. La sera le pareti si dipingono di un intenso colore e le ombre sul pavimento accompagnano la silenziosa danza dei fiori, che lentamente prendono sonno al calare del sole. Tutto è fermo, immobile, anche l'aria che, calda ed avvolgente, profuma di grano maturo. Ricordo quando sentivo i passi al mattino. Quando ancora i primi raggi di sole stentavano da dietro il morbido colle. L'odore del caffè appena scaldato e della dolcezza del latte nelle caraffe di vetro. L'odore del pane appena sfornato ed il pungente profuno di legna dentro il camino. L'acqua che gelida scendeva nei catini di ferro. L'odore del

Una piccola goccia ed un piccolo fiore

Fatti stringere piccola anima fatti sfiorare i contorni del viso e lascia che le mie dita si posino sulle tue guance colore di pesca. Lascia che la mia mano sfiori il tuo sorriso e che il mio cuore si riempia delle tue conquiste. Fammi ridere delle tue corse e fammi commuovere delle tue cadute. Fammi sentire i tuoi no e la forza dei tuoi sbagli. Fatti tenere per mano, solo per qualche passo, quando tu lo vorrai. Fammi restare in un piccolo angolo della tua vita a guardarti, tesoro, germoglio che sboccia, biondissimo. Lasciati cullare nelle mie braccia, come un tempo cullavo tua madre. Senti il mio amore arrivarti vicino e stringerti forte. Lascia che ti veda felice, che ti veda volare a cercare le stelle, che i tuoi occhi risplendano nel buio e nel sole. Fammi sentire la forza che hai e fammi sentire il tuo essere fragile. Permettimi di starti vicino ad ascoltare il tuo canto di gioia ma sappi che anche le lacrime ti saranno d'aiuto nel crescere. Fatti guardare mentre scopri la v

Sete...

Non cammino più in punta di piedi: sono una cascata impetuosa. Scroscio acqua ovunque, bagno, allago, riempio le valli riarse della mia vita. Il piccolo torrente che scendeva quasi timido fra le rocce è ora impeto e suono, tuono e fragore. L'acqua tenuta fra fragili argini ora espande il suo essere ovunque, trasformando, dissetando, nutrendo gli sterili campi ingialliti. Acqua dolce e salata, zucchero nella mia bocca e sale sulla mia pelle. Travolgenti onde di mare entrano ed escono come mille fontane, zampilli di luce, folgori vivide in un cielo stellato. Riempio gli spazi con umide gocce e mille papaveri riprendono vita, l'erba profuma di dolce rugiada e l'aria è pervasa dal pungente profumo dei campi di grano al mattino. Mi insinuo come morbido liquido ovunque, espandendo il mio cuore che pulsa, come rosa scarlatta di maggio. Abbraccio la terra che sento sorella fra le dita assetate e vortico libera fra i rami frondosi degli alberi, aria freschissima che entra nella