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Visualizzazione dei post da novembre, 2008

UN ANIMA SOLA

Scritto da una "bambina" sola: omaggio a Roberta. Tutto questo silenzio è come una pagina bianca. Si potrebbe dipingere di colori o di parole, fermarvi, a mò di piccola nota, un attimo, uno dei tanti che scorrono verso l'irreparabile. Non ho da dire perchè forse è giunto il tempo di ascoltare. Ho visto un film l'altro giorno. Una bambina ascolta una favola di uomini chiusi in una caverna che non hanno mai visto il mondo reale ma solo le sue ombre proiettate sul muro della caverna. Allora a un certo punto la bambina dice:...e tutti si innammorano del cane finto.... Perchè? - Chiede la mamma - ...Perchè non ne hanno mai visto uno vero! Ho spento lo schermo ed ho pianto. Perchè quella bambina sono io, quella lucida consapevolezza sono io. Lei che ha pianto in me cerca i miei abbracci per potersi consolare, per potersi nascondere. Ha paura perchè nessuno l'ascolta così ha imparato a rendere sommessa la sua disperazione, espiata in un cerchio magico che

LA POESIA, I SUONI, LA MUSICA

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Premessa Il poeta riesce ad accelerare o a rallentare i battiti del cuore di chi legge le sue poesie. Si può passare dall' allegria alla nostalgia, dalla gioia alla tristezza, al rimpianto. La poesia è nata per esere letta, cantata o recitata. Essa è un arte fatta di tempo , come il canto, la musica, la danza ben diversa da quelle arti fatte di spazio , come la pittura, la scultura, l'architettura, i cui ritmi sono scanditi da distanze misurabili e non con l'orologio o il metronomo. La musica, quella vera, sorella della poesia ci entra dentro. Vibrando, le note si espandono dentro di noi, portandoci ad un livello di consapevolezza superiore . E lucevan le stelle.... ed olezzava la terra... stridea l'uscio dell'orto.... e un passo sfiorava la rena... Entrava ella fragrante, mi cadea fra le braccia... Ho! Dolci baci, o languide carezze, mentr'io fremente le belle forme disciogliea dai veli! Svanì per sempre il sogno mio d'

INCONTRI

Non mi capita mai, giuro non mi capita mai di andare in centro. Se proprio ci devo andare è perchè mi ci portano a forza.Odio il caos, odio la ressa ed odio i tubi di scarico delle auto. Non vivo in campanga, ma la mia citadina ha ancora il culto del verde: numerosi i parchi, i bambini hanno spazi enormi dedicati a loro ed il mio cane può correre libero nei prati senza che nessuno me lo investa. Ad ogni modo, mio malgrado, questa mattina ho preso la metropolitana per andare in centro. Caldo, pioggia, gli ombrelli che impicciano, gente che corre di qua e di là ed io che nemmeno so da che parte si oblitera il biglietto: faccio rallentare la coda perchè proprio il cartoncino non lo metto per il verso giusto (qualcuno mi insulta ....). Prendo la metrò al volo (fortuna che sono al capolinea altrimeti di sicuro sarei scesa dalla parte sbagliata..) e mi siedo nel posto d'angolo, quello comodo dove ti puoi sorreggere alla sbarra e non essere sballottata sulla persona che ti siede a fi

MIMESI

Ho aperto il mio cuore, ho esposto il mio lato sensibile, ho lasciato che le parole scorressero alla velocità del fulmine, ho detto quello che si poteva dire con pochi segni. Io sono anche questo: sincerità assoluta, un bicchiere d'acqua limpida, nessun rovescio della medaglia. Prendere o lasciare. Sono anche quella che fa domande, scava, cerca di comprendere restando sopra le pieghe del cuore, senza penetrare troppo per non far male. Matto anch'io -certo- giornate in cui mi lascio travolgere dai canti e dai colori del mondo, grida, giochi, danze, senza vergogna mi trasformo in qualcosa di diverso... e resto a guardare affacciata ai miei occhi le persone: volete questo?.....ecco.... vi accontento. Che faccia farebbero se sapessero cosa si nasconde dietro le vesti del matto.  Poi, arriva il momento di sedersi in mezzo alle colonne e diventare Johakim. E allora parlo, lascio fluire il viola, non ascolto la mia voce.. tanto non saprei ripetermi. C'è qualcuno che capisc

Su di un filo di seta

Sono come sospesa su di un filo di seta. Il mio equilibrio dipende dalle vibrazioni che vengono impresse su di esso. A volte mi tengo per mano a chi passa di fianco a me cercando di camminare verso la stessa direzione e a volte uno di noi vacilla facendo indietreggiare l’altro. Eppure i pilastri sui quali poggia questo filo sono solidi, ben piantati nella terra. Nulla è riuscito a minarli: i rimorsi, i pianti, le paure o i silenzi. Solo il vento, quello che soffia dalle nostre anime, impetuoso, ci ricorda quanto è difficile non guardare in basso e rimanere sbigottiti dall’altezza, scivolare nel nulla e disperderci.  Abbiamo chiuso gli occhi per non vedere, fidandoci unicamente della nostra volontà.  Bisogna imparare a slegarci dalla nostra paura o dai nostri sensi di colpa e lasciare che il soffio ci guidi. Resto pervasa da un terrore folle, paura che il domani non possa essere disegnato dai miei pensieri e con i miei colori, unici, concreti, firme di pittori naives.  Pace, ho bi