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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

tasse, dazi, risarcimenti

Non si finisce mai di pagare. La vita ti chiede sempre il risarcimento dei danni che hai fatto. Quando credi di aver reso mille, ti viene chiesto mille e uno, a volte anche duemila. I debito non si estingue mai. Vita usuraia... E tu paghi. Paghi per senso di colpa, per amore, per poter ridare il sorriso. Paghi per non sentirti in difetto. Paghi anche quando ti chiedi perchè dovresti ancora pagare. Non è il denaro che ti viene estorto. E' l'anima, il corpo, il sentimento. Tutto insieme, senza sconti. Ritorna ciò che hai tolto, senza appello, colpevole di aver troppo amato o forse hai creduto di farlo, ma non era abbastanza. Ti poni domande, cerchi di comprendere nel ghiaccio delle parole che ti tagliano il cuore. Ma non ci sono risposte. Tu paga, taci, non hai diritto di replica. Alla fine del giorno che credevi di sole, il conto sul tavolo ha una cifra che pesa, insostenibile , oltre ogni limite dell'umana decenza. Inutile chiedersi come, perchè tanto rancore. Non

L'Arte è libertà di pensiero

... solo un omaggio alla libertà Libertà

Non esistono i traguardi - 20 Giugno 1961 -

La sensazione è strana. Alcuni di voi ci sono passati, altri ci passeranno fra un pò più di tempo. E' il giorno della svolta, del giro di boa. E' il giorno di un compleanno a metà fra il traguardo ed il declino. Certo una lo prende con filosofia: il tempo non si ferma ad aspettare nessuno. Ma se mi metto a considerare i giorni che sono passati, i momenti vissuti, le ore, le fasi trascorse della mia vita... allora merita che io mi fermi a pensarci qualche momento di più. Ho un cestino pieno di "grazie" da consegnare, partendo dal mio primo giorno di vita a quest'istante preciso. Nel bene o nel male devo poter ringraziare tutti quelli che mi hanno tenuta per mano, che mi hanno sorretta ed amata o che si sono fermati anche solo a parlare per qualche ora, in qualche momento, da qualche parte del mondo con me. La mia famiglia prima di tutto. Mia madre e mio padre che mi hanno guidata, educata, consigliata e se necessario sgridata. La stessa famiglia

Se io potessi ancora

Se io potessi ancora una volta ti terrei la mano, la sentirei forte nella mia e saprei che la tua stretta non si allenterà mai. Mi lascerei abbracciare, e sentirei ancora il tuo profumo intenso, le mie spalle strette a te e l'abbandono dolce al sonno. Ti sentirei parlare, delle cose che amo, scherzando, ridendo di me, portandomi oltre con la mente e fermandomi sulle cose importanti. Ti ascolterei di più. Ti chiederei, delle tue paure, dei tuoi interessi, dei tuoi desideri. Ma queste sono cose che i figli non fanno. Sarei più curiosa di sapere di te. Starei più attenta, alle tue sofferenze ed ai tuoi sorrisi. Ti chiamerei e ti racconterei più spesso di me, appagando il tuo esser curioso. Ti terrei informato più informato di me. Ti ringrazierei , ad alta voce, senza timori, per avermi aiutato anche quando non mi sarebbe servito. Ti inviterei a varcare la mia soglia di casa e ti farei sedere a cenare con me. Ti combatterei di più ed avrei meno paura di te, porterei avanti le mie idee