QUANDO L'ARIA SI FA FREDDA




E' certo. 

Quando l'aria si fa gelida, quando il respiro si mescola alle nuvole grigie e l'ariati prende a schiaffi le guance arrossate dal freddo, è certamente il mese della neve e dei camini accesi. Non vivo in montagna, ma quest'immagine si ripresenta precisa come un orologio ogni anno. Ogni benedetto anno in questo tempo, in questi giorni.

Inutile dire che la neve manca in città ed i camini sono solo accesi in pochissime case fortunate. Qui è accesa solo qualche candela, sul mobile antico della mamma o sulla tavola addobbata a festa.

Non rinuncio a tutto questo. Non mi è possibile. La mia natura mi spinge all'accoglienza, alla malinconia, al voler bene a prescindere. Sono adulta, ma resto aggrappata a quella parte bambina che è ancora accanto a me e che tengo stretta per mano. Nulla mi può dividere da lei perchè è una parte di me che brilla più di tutte le altre.

Non ridete del mio voler vedere una stella cometa in cielo anche se probabilmente non passerà mai, non sfottetemi per voler ancora veder gente che parla e ride attorno ad un tavolo, non  pensate che la tenacia nel voler credere ancora nel Natale sia una follia. 

Fatemi sognare il bello ed il buono di questo periodo e sentire che l'aria fredda attorno è quella che respiravo in montagna con voi, che non ci siete ma ogni anno, in questo momento, giocate ancora col mio cuore. E mi fate piangere di gioia.


Buon Natale a voi, anime belle

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